Regia di James Wan vedi scheda film
Arthur Curry, detto Aquaman, è una creatura solo apparentemente umana; in realtà, è frutto dell'unione tra un uomo qualunque ed una nobile di Atlantide, il favoloso regno sommerso. Cresce senza madre, costretta al rientro in Atlantide per motivi di ragion di stato. Dotato delle capacità di respirare sott'acqua e di controllare le creature marine, e di una forza eccezionale, Arthur agisce come un eroe solitario. Ottiene una certa fama tutelando l'ordine nei mari. Ma il suo destino è ben diverso; nell'"universo sottomarino" spirano venti di guerra. Il suo contributo è richiesto per fermare il fratellastro, sovrano di Atlantide bellicoso ed infido, il quale ambisce ad unire con la forza i popoli subacquei, per poi scatenare un conflitto contro le nazioni della terraferma. Questo film fantastico ha come protagonista l'omonimo personaggio dei fumetti DC Comics; egli stesso, tramite voce narrante, racconta le proprie origini; subito dopo, la storyline compie un balzo di circa trent'anni, portandoci nel momento in cui contrasta un'azione di pirateria ai danni di un sommergibile russo. Dopo essersi procurato un formidabile nemico, è raggiunto da una donna atlantidea che gli chiede aiuto; sommariamente, Arthur ci racconta cosa è accaduto negli anni precedenti e quale sorte è toccata alla madre. Da quel momento inizia l'avventura sottomarina di Aquaman. L'intreccio è semplice, nonostante la moltitudine di eventi che il regista porta in scena, ed i quali fanno da sfondo ad una crescita morale del personaggio. Inizialmente disinteressato alla sorte del mondo subacqueo, cui sente di non appartenere, Aquaman è costretto ad assumersi la responsabilità del comando, per evitare un sanguinoso conflitto tra i popoli della terra, cui è rimproverata una scarsa cura verso la natura. Gli elementi che ho maggiormente apprezzato dell'opera sono gli effetti speciali e le sequenze realizzate in computer-graphics, che consentono di ricostruire un coloratissimo uiverso subacqueo. Meno interessante la vicenda, prevedibile nello sviluppo e non molto di spessore. Segnaliamo la presenza, tra gli attori che interpretano i comprimari, di Willem Dafoe e Nicole Kidman; discreta prestazione per Jason Momoa nel ruolo di Arthur Curry, "truzzo", ma in grado di non prendersi troppo sul serio. La conclusione getta le premesse per almeno un seguito. Un buon prodotto d'intrattenimento, che ho potuto apprezzare anche grazie al fatto di "fare storia a sè". Non è infatti indispensabile conoscere le vicende di altri supereroi - alle quali non sono mai stato interessato - per seguire agevolmente il racconto.
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