Regia di James Wan vedi scheda film
Blockbuster americano sul soggetto del supereroe, che acquisisce fascino grazie alla sua ambientazione prettamente marina.
La trama è tutt'altro che originale. Tratta di battaglie tra gente e mondi diversi, per ottenere il potere e la supremazia (qualcuno ci vedrà dell'altro e i paragoni con le guerre del passato fioccheranno inevitabilmente), ma da dei fumettoni non ci si può aspettare nulla di diverso.
I copioni su questo genere sono solitamente apocalittici e ricchi di esagerazioni.
In questo caso, si aggiungono anche tematiche d'obbligo come la vendetta e una storia d'amore che nasce in sordina per diventare il cuore del film, così il piccolo capolavoro arruffaspettatori è servito. Naturalmente, seguiranno uno o più sequel.
Però, se si inizia a guardare quest'opera con meno spirito critico, ma per puro relax, ci si godrà in appieno lo spettacolo.
Il protagonista è, come accade spesso nei film di mitologia, un mezzosangue pronto a battersi in nome di ciò che ritiene giusto. Ha poteri speciali ed è coraggioso, ma anche ironico all'occorrenza.
Jason Momoa ne ha conquistate di donne con questo ruolo, un certo carisma ce l'ha, ma è decisamente imbolsito rispetto ai tempi di "Conan il Barbaro" e con un certo quale aspetto da tamarro. Più che un supereroe, potrebbe finire con il sembrare un pescivendolo.
Il cast è piuttosto ricco e recita bene. Da Nicole Kidman a Willem Dafoe e da Dolph Lundgren a Patrick Wilson. C'è anche Amber Heard, bella sì, ma poco convincente in un ruolo che le si addice poco. Inoltre, non si percepisce alchimia tra il suo personaggio di Mera, principessa di Atlantide, e Arthur, il figlio mezzosangue della prima principessa atlantidea. Forse serviva un'attrice più adatta.
Ma questo film non vanta solo supereroi come protagonisti e un cast all-star. Vanta una trama ben sviluppata, ricca di avventura e fantasia, di una narrazione mitologica di serie A, di dialoghi brillanti, qualche bel colpo di scena, tanta azione densa di adrenalina, una buona fotografia, meravigliose scenografie e ambientazioni, un prologo suggestivo, avvincente e intrigante di tutto rispetto (che già da solo vale il prezzo del biglietto) e naturalmente si ha il trionfo degli effetti speciali.
La leggenda di Atlantide viene rivisitata con stile e gusto. Ci lascerà perfino con delle domande senza risposta e varie riflessioni sull'esistenza di mondi sconosciuti e altre dimensioni.
A mio avviso vale la pena vederlo. Ha tutti gli elementi chiave dei film commerciali, ma sa cavalcare l'onda con classe ed estro e ricalca determinati cliché e stereotipi senza mai annoiare.
Gli amanti del genere non resisteranno. Un film cult con un bellissimo finale a sorpresa che commuove.
La morale di questa favoletta ambientata nel mondo marino è che la diversità non dovrebbe rappresentare un motivo per dividere, bensì per unire. Lo Yin e lo Yang sono opposti ma insieme formano la completezza.
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