Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
"Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, sentii la voce della quarta creatura vivente dire: “Vieni!” Ed ecco, vidi un cavallo pallido; colui che lo cavalcava si chiamava Morte, e lo seguiva da vicino la Tomba". Apocalisse 6:7.
Un pistolero senza nome , uno straniero che proteggerà dei cercatori d'oro nella valle, angariati dal Signorotto locale e dai suoi sgherri, è la risposta alla preghiera del salmo ventitreesimo pronunciata dalla giovane Megan, dopo l'ennesimo sopruso.
Interpretato da Eastwood con il solido ghigno e lo sguardo truce, il predicatore , di fatto non sappiamo nulla di lui, ne se sia davvero un uomo di Dio, forse ci siamo fatti un idea del nome ..."colui che lo cavalcava si chiamava morte"... è uno dei personaggi più iconici del curriculum del vecchio Clint anche a distanza di anni.
Non ci sono criminali da rieducare nel west, si risponde alla violenza con la violenza..."e la tomba lo seguiva da vicino"...
"Il cavaliere pallido" non soltanto intercetta la politica repubblicana degli USA dell'epoca ( ma.anche di ora), ma contiene anche una riflessione su ciò che significa la terra, la proprietà, (concetto anche questo fondamentale agli americani) che identifica l'onore degli uomini, e che è ciò che resta da tramandare alla memoria delle generazioni future.
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