Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Liberamente tratto dalla Tempesta di Shakespeare. Greenaway accentra tutto nella figura di Prospero omaggiando il grande attore Gielgud. Ne risulta un carnaio di corpi, da cui emerge praticamente solo la sua figura. L'opera è visivamente fenomenale. Strabordante. Forse troppo in alcuni punti come la lunghissima celebrazione del fidanzamento tra il principe di Napoli e Miranda. Richiami pittorici infiniti, sforzo creativo immenso. Questo film si avvicina molto a come Shakespeare elaborava i suoi scritti. La sua scrittura è un pensare per immagini. Nel 2000 Greenaway compie l'estremo salto consumistico. Non si pensa più per immagini. Si consuma direttamente l'immagine. Film strano, ma potentissimo. Da vedere.
Attendiamo un'altra elaborazioni simile, ma più fedele da cima a fondo all'opera del Bardo, con meno impennate di fantasie registiche, molto curiosi del risultato...
Nulla.
Eccelso e visionario, alcune volte prolisso.
Ottimo. Il grande attore shakespeariano per eccellenza, mai troppo compianto.
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