Regia di Sunao Katabuchi vedi scheda film
Spesso i film semplici e a basso ritmo sono solamente soporiferi. A volte, come in questo caso, sono pura poesia. Voto: 8
Spesso i film semplici e a basso ritmo sono unicamente soporiferi. A volte, come in questo caso, sono pura poesia.
La storia riprende vagamente i temi del celeberrimo "Una tomba per le lucciole" (Studio Ghibli), che per la sua crudezza non ho ancora avuto il coraggio di vedere. Siamo negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale e il Giappone, dopo aver esportato violenza e distruzione in mezzo mondo (meglio non scordarselo...), si ritrova assediato dagli Americani. La vita della protagonista Suzu, una ragazza ingenua e con la passione per il disegno, cambia di colpo quando decide di sposare un ufficiale sconosciuto che l'ha chiesta in moglie. Lascia la casa natale di Hiroshima (il nome vi dice nulla?) e si trasferisce dai suoceri presso la cittadina portuale di Kure.
Nella prima parte, la guerra sembra ancora lontana e pur tra mille ristrettezze la vita procede su binari di apparente "normalità". Poi iniziano i bombardamenti...
Grazie alla tecnica dei disegni e al candore dei protagonisti (specialmente di Suzu) il film riesce a raccontare i fatti più atroci (che ogni guerra comporta) con un linguaggio adatto a tutti, anche ai più piccoli. Per converso, proprio i disegni così dolci e "infantili" (Suzu ha vent'anni ma ne dimostra undici), insieme alla difficoltà di ricordare i nomi giapponesi, portano lo spettatore a confondere i personaggi tra di loro e a perdere un po' il filo degli avvenimenti.
Ma questo è davvero l'unico neo.
Voto: 8
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