Regia di Sunao Katabuchi vedi scheda film
Una storia semplice, ma che nel suo incedere calmo e ordinario e con la cadenza delle date mostrate, diventa però sempre più palpitante l'arrivo del 6 agosto.
Ci sono quei film che vorremmo che fossero tutti uguali e allo stesso tempo diversi.
Nel 1983 usciva in Giappone Adashi No Gen – Gen di Hiroshima di Mori Masaki tratto dal manga di Keiji Nakazawa dove la storia si sviluppava sullo sgancio della bomba atomica sulla città di Hiroshima. Perché ho iniziato trattando proprio questo anime anziché parlare direttamente del film di Sunao Katabuchi? Proprio perché “In questo angolo di mondo” anch’esso tratto da un manga “Kono sekai no katasumi ni” di Fumiyo Kono, potrebbe essere quasi uno Spin-off di Gen, poiché la ragazza Suzu si reca dalla sua città natale Hiroshima a Kure, città portuale militare per sposare Hojo. Da qui la sua vita quotidiana ordinaria, sempre immersa con la testa tra le nuvole e con la passione per la pittura, tanto che si perde spesso quando va a fare commissioni e compere varie, si occupa della casa del marito e dei genitori di lui senza grandi scossoni nella storia. Ma anche se sembra il tutto quasi banale, non riusciamo a staccarci per più di due ore da Suzu con interesse, come in un romanzo di appendice con la cadenza del passare del tempo scandito con le date sovraimpresse, cosicché si scoprono nuove cose fino a qui per me non rappresentate precedentemente, neppure in La tomba per le lucciole (1988) di Isao Takahata che a differenza si raccontano dei bombardamenti incendiari di Kobe.
E così entriamo ancor di più nella vicenda con i razionamenti di cibo sempre più serrati e come farsi durare quel poco che viene dato con ricette e preparazioni di esse, ma anche il mercato nero che in un momento di privazione sembra uscito da un mondo di sogni da mercato di Natale.
La costruzione di un rifugio e l’insegnamento da parte dell’esercito al popolo con lezioni per proteggersi dai bombardamentie e come riconoscere una bomba inesplosa guardando semplicemente la fossa che ha creato cadendo.
Dicevo spin-off perché qui si vede quello che non è stato solo Hiroshima, un popolo e una nazione che ruoterà instancabile fino al 6 agosto del 1945 dove tutto si fermerà "inevitabile" con il forte bagliore del fungo che sembra innalzarsi come una grande nuvola e quel vento forte e rapido da fare cadere le tegole (onda d'urto), e le notizie che non arriveranno fino a parlare di una bomba di nuova concezione.
Nel finale, breve scena devastante, come venisse proprio da Adashi No Gen, che però nella sua “esagerazione” porterà a un chiusa relativamente confortante.
Da vedere fino alla fine compresi i titoli di coda
Quindi in un’ipotetica sequenza di film ambientati durante, prima e dopo Hiroshima io consiglierei la visione di Adashi No Gen (1983 - Hiroshima), In questo Angolo di Mondo (2016 - Hiroshima, bombardamenti postazioni militari), e Una Tomba per le Lucciole (1988 - bombardamenti incendiari Kobe), Per finire anche Kaze Tachinu - Si Alza il Vento (2013) di Hayao Miyazaki tratto dall’omonimo manga sceneggiato e disegnato da lui stesso, con la realizzazione da parte dell’ingegnere Jir? Horikoshi (1903-1982), dei Mitsubishi A5M e A6M Zero, gli aerei da 1000 cavalli vapore di cui parla il suocero di Suzu.
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