Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Leggermente sopra alla media del classico peplum: perchè la regia di Corbucci è ben più solida dei consueti lavorucci dozzinali del filone storicoantico/mitologico e perchè il cast vede impegnati alcuni nomi degni di nota come Claudio Gora, Ivo Garrani, Gianna Maria Canale, Jacques Sernas, Ombretta Colli (!) e, nei panni del protagonista, l'esperto frequentatore del genere Steve Reeves (che era già stato più volte Ercole e così pure Filippide di Maratona e Romolo, fra gli altri). Anche il cast tecnico è da sottolineare, poichè vede impiegati Enzo Barboni alla fotografia (futuro regista, particolarmente legato alla coppia Spencer & Hill), Ruggero Mastroianni al montaggio e Piero Piccioni alle musiche; sceneggiatura firmata da Adriano Bolzoni (anche autore del soggetto), Gianni Grimaldi e dai fratelli Corbucci, Sergio e Bruno. La storia prende le mosse da quella di Spartacus, il gladiatore impersonato da Kirk Douglas appena un paio di anni prima nel film eponimo diretto da Stanley Kubrick, ma fondamentalmente non ha nulla a che vedere con la precedente pellicola, oltre appunto al blando riferimento. Scenografie - come negli standard del genere - cartonate e utilizzo di un buon numero di comparse per le scene di massa (come sempre, non manca la battaglia sanguinosa); in fin dei conti uno dei peplum meno indegni, ma comunque un prodotto realizzato rapidamente e dalle idee stereotipate (lo schiavo ribelle che organizza la vendetta dei suoi consimili). 4/10.
Rando guida gli schiavi alla rivolta contro il terribile Crasso: avrà la meglio di quest'ultimo, vendicando così anche l'uccisione del padre, il gladiatore Spartacus. Cesare gli concederà la grazia.
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