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The Vanishing - Il mistero del faro

Regia di Kristoffer Nyholm vedi scheda film

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La recensione su The Vanishing - Il mistero del faro

di alan smithee
7 stelle

Tre guardiani di un faro posto su una piccola isola rocciosa dell'arcipelago delle Flannan in Scozia, si apprestano a fare il cambio con altrettanti colleghi e prestare il loro servizio a garanzia della preziosa luce in grado di orientare i naviganti di quei mari pericolosi, per un periodo di sei mesi di totale isolamento.

Tre uomini perché uno solo impazzirebbe, due potrebbero litigare, mentre tre era ritenuto il numero congruo per mediare una soluzione a qualsiasi eventuale contrasto o difficoltà.

La vita routinaria sullo scoglio, densa di difficoltà "ordinarie", trascorre relativamente tranquilla sino al momento in cui il più giovane dei tre si accorge della presenza, tra i marosi e gli scogli a picco sul mare, di un relitto di una piccola barca, poco distante dal quale un uomo esanime giace senza dare segnali di vita. Scopriranno che il naufrago custodiva una bottino in grado di allettare ogni essere umano raziocinante, e i propositi prudenti ed assennati del guardiano anziano di non aprire la cassa e consegnare il tutto alle autorità, naufraga con la scoperta del bottino.

Sarà l'inizio della fine, e l'isola diverrà dapprima terreno di saccheggio da parte alcuni brutti ceffi, evidentemente al corrente di ciò che conteneva la piccola imbarcazione. Poi territorio di scontro tra gli stessi tre colleghi, devastati nel fisico ma ancor più nella mente da un devasto di coscienza che li porta ad annientarsi uno con l'altro.

Opera prima del regista Kristoffer Nyholm, The Vanishing, liberamente tratto da una fosca vicenda realmente accaduta a tre guardiani del medesimo faro nel 1900, è un film assai ben condotto e raccontato, ben interpretato dai tre validi protagonisti: Peter Mullan, gigantesco come siamo abituati a trovarcelo di fronte, coadiuvato da un animalesco e felicemente sottotono Gerald Butler, raramente così efficace ed in parte. Si aggiunge il quasi esordiente Connor Swindells, classe 1996, modello ed ex pugile, davvero sorprendente nella ingannevole fisionomia facciale, perfetta a rendere il disagio di un proprio dramma personale ben compreso dal collega anziano interpretato dal grande Mullan. Un giovane da tenere d'occhio a tutti i costi. 

 

 

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