Trama
Simon Spier è un adolescente omosessuale che non si è mai dichiarato ai suoi compagni di classe. Un'email mandata a un ragazzo che non ha mai incontrato finisce però nelle mani sbagliate e Simon si ritrova da un momento all'altro in una situazione complicata, fatta di soprusi e ricatti da parte dei bulli della sua classe.
Approfondimento
TUO, SIMON: NON SO CHI SEI, MA IO SONO QUI
Diretto da Greg Berlanti e sceneggiato da Elizabeth Berger e Isaac Aptaker, Tuo, Simon racconta la storia di Simon Spier, un adolescente la cui esistenza è complicata da due fattori di non poco conto: non ha ancora detto a familiari e amici di essere gay e non conosce l'identità di Blue, il compagno di classe di cui online si è innamorato. Quando però una delle sue mail cade nelle mani sbagliate, Simon corre il rischio che i suoi segreti diventino di dominio pubblico. Si ritrova così a essere ricattato da Martin, un compagno di classe, socialmente imbarazzante, che in cambio del silenzio chiede il suo aiuto per ottenere un appuntamento con la bella Abby Suso. Oltre a vedere spifferata la sua sessualità, Simon potrebbe mettere a rischio anche la privacy di Blue, con cui la corrispondenza giorno dopo giorno diventa sempre più fitta.
Con la direzione della fotografia di John Guleserian, le scenografie di Aaron Osborne, i costumi di Eric Daman e le musiche di Rob Simonsen, Tuo, Simon mette in mostra il percorso di formazione di un ragazzo che non ha ancora trovato il proprio posto nel mondo ed è l'adattamento di Non so chi sei, ma io sono qui, un romanzo per giovani adulti di Becky Albertalli. Pubblicato nel gennaio del 2012, il libro ha ricevuto diversi riconoscimenti e si è rivelato a sorpresa un best seller. "Ero una psicologa e madre di un bimbo di un anno quando ho scritto il romanzo. Ho approfittato dei pisolini del piccolo per mettermi alla prova e, francamente, non so neanche da dove sia venuta fuori l'idea per la trama. So solo che un giorno nella mia mente si è presentato Simon, un ragazzino omosessuale con i capelli in disordine per via del cappuccio della sua felpa! Per lavoro, sono stata molto a contatto con bambini e ragazzi che già in tenera età presentato disordini legati all'identità di genere: sebbene per deontologia non ho fatto riferimento a nessuna delle loro storie, è chiaro che mi hanno ispirato durante la scrittura. Che poi al mio lavoro si siano interessati produttori come Wyck Godfrey e Marty Bowen, che hanno intravisto il potenziale di romanzi come Twilight e Colpa delle stelle, non può essere che un onore", ha sottolineato la scrittrice. Alle sue parole si aggiungono quelle dei due produttori: "Si producono molti film da romanzi per giovani adulti. Ogni volta si cerca qualcosa di nuovo, diverso e fresco, rispetto a quanto già visto. E, fondamentalmente, non avevamo mai visto una commedia romantica con protagonista un liceale gay alle prese con la rivelazione della propria identità sessuale e con una storia d'amore online con un anonimo".
Il cast
A dirigere Tuo, Simon è Gregg Berlanti, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato nel 1972, Berlanti è uno dei nomi più noti del panorama delle serie televisive statunitensi, dove ha mosso i primi passi come sceneggiatore di Dawson's Creek. Il successo della serie adolescenziale lo ha portato negli… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
Molto giovanile, molto americano (ma che vita agiata questi adolescenti!), molto politically correct e anche molto lontano da me (boomer ed etero). Tuttavia non mi è dispiaciuto.
commento di Artemisia1593Film che dopo 50' finalmente incomincia ad ingranare (perchè mi stava un pò stancando ...) poi gradualmente il tutto migliora anche se la Storia rimane assai messa buonaria.Molto interessante il SoundTrack.voto.6.5.
commento di chribio1orribile credo sia un commento oggettivamente stereotipato, legato al concetto: oddiocheschifoigay. Appurato ciò, potrà anche non essere il capolavoro, ma affronta un tema sempre più attuale con una storia credibile (salvo il finale: e vissero tutti felici e contenti). Film comunque che.. ci sta. la storia del classico ragazzo gay non stereotipato.
leggi la recensione completa di MDM_Gladiatororribile
commento di Utente rimosso (Ghostface)Carino, fresco, attuale, bello. Ma perché appioppargli questo titolo e non un più logico "Con amore, Simon"? Il meccanismo del giallo è azzeccato e secondo me funziona benissimo!
commento di GroovyNowhere