Un uomo e suo figlio si recano nella regione del Gilan, da poco colpita da un terribile terremoto. Siamo nel 1990; i due vogliono scoprire se il giovane protagonista del film "Dov'è la casa del mio amico?" sia ancora vivo. Egli abita infatti in uno dei villaggi colpiti. La ricerca rivela loro che i lutti non fermano la vita e che la catastrofe non fa dimenticare i campionati del mondo di calcio. Intrecciando con grande intelligenza cinematografica realtà e finzione, Kiarostami dà un saggio della sua idea di "realismo". Ugualmente ci dimostra come sia possibile raccontare anche la più terribile tragedia con i toni della commedia. Teorico ed emozionante nello stesso tempo.
Uno dei migliori film di Kiarostami: il regista ricrea gli eventi che seguirono al terremoto del 1990 che devastò la regione settentrionale dell'Iran e causò circa 50.000 morti. Nel film, un regista alter-ego di Kiarostami viene a sapere che la città di Koker, dove girò il suo film "Dov'è la casa del mio amico?", è stata colpita dal terremoto, e decide di partire insieme al figlioletto… leggi tutto
Nell’estate del 1990 mentre in Italia si giocano i campionati del mondo, l’Iran è scosso da un violento terremoto, proprio nella zona in cui Kiarostami aveva girato qualche anno prima il suo “Dov’è la casa del mio amico”. Kiarostami torna quindi, con il suo alter ego attore, a fare visita ai luoghi del terremoto con l’intenzione di verificare le…
La regione iraniana del Gilan è stata colpita da un violento terremoto che ha provocato molte vittime. Un uomo (Farhad Kheadmand) e il picolo figlio Puya (Buba Bayour) si mettono in viaggio da Teheran per raggiungere Koker, una delle città sconvolte dal terremoto. Sono in apprensione per la sorte del piccolo protagonista del film "Dov'è la casa del mio amico" e vogliono…
Ultima immagine del film, che non è spoiler perché non si tratta certo di un giallo con colpo di scena, né questa scena ha una qualche rilevanza sulla non-storia del film: una macchina cerca di percorrere una salita molto ripida, però non riesce e scivola all'indietro finendo per fermarsi in una zona al lato della strada. Un uomo a piedi con una bombola sulle spalle…
Uno dei migliori film di Kiarostami: il regista ricrea gli eventi che seguirono al terremoto del 1990 che devastò la regione settentrionale dell'Iran e causò circa 50.000 morti. Nel film, un regista alter-ego di Kiarostami viene a sapere che la città di Koker, dove girò il suo film "Dov'è la casa del mio amico?", è stata colpita dal terremoto, e decide di partire insieme al figlioletto…
Quella iraniana è stata una delle pochissime cinematografie nazionali sorte ed affermatesi nell’ultimo trentennio all’insegna di un’omogeneità di forme e contenuti, come fu, in…
Dopo il terremoto. Riferimenti a due suoi precedenti film, con stessi personaggi attori, Il viaggiatore e Dov'è la casa del mio amico? A tema il filmare, che falsa la realtà, ne usa i drammi e "giustifica" tutto. O denuncia implicitamente? L'alienazione del calcio, che spinge il bimbo di Il viaggiatore a vendere le reti della sua squadra per andare a vedere una partita, ma poi…
Il terremoto e la partita di pallone.L'alter ego del regista parte alla ricerca del protagonista del film "Dove è la casa del mio amico? "il cui villaggio è stato distrutto da un violentissimo terremoto.E da questo spunto metacinematografico offre all'occhio occidentale un ritratto di una nazione messa in ginocchio da un evento naturale catastrofico ma che non perde tempo ad…
Il cinema è magia. ("Macchina dei sogni capace di dipanare la coscienza annodata delle masse" - T.W.Adorno -). Ed i suoi tentativi di reiterarsi in circolo vizioso ed autocelebrativo non sono radi. Riproporre antichi…
MI SEMBRAVA GIUSTO RICORDARE UN PERSONAGGIO DEL CINEMA ITALIANO DIMENTICATO, COME SUCCEDE A TANTI BRAVI ARTISTI. MA SYLVA E' UN CASO A PARTE, CON LA SUA BELLEZZA, LA SUA GRAZIA, LA SUA BRAVURA HA SEMPRE NOBILITATO…
la rassegnazione di un popolo e la necessita' di documentarla attraverso il cinema, nonostante il dolore e il dramma: questa l'essenza del cinema di Kiarostami, racchiusa in quella che forse e' la sua opera piu' rappresentativa. Un viaggio, tra realta' e fiction, in un Paese devastato, messo in ginocchio dalla "volonta' di Dio" (o da un cane rabbioso, secondo il bambino), ma deciso a guardare…
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Commenti (2) vedi tutti
Voto 6. [01.07.2013]
commento di PP8
commento di nico80