Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Alla moglie del doge di Venezia è stata rubata una lettera compromettente: per scoprire il responsabile lei fa sottoporre a tortura il segretario, fratello di Giacomo Casanova, che interviene per salvarlo (sfidando una condanna all’esilio) e si trova coinvolto in una congiura internazionale fra Vienna e Pietroburgo. Fumettone d’avventura, ambientato in un ’700 allegramente inverosimile (fra l’altro, apprendo da Wikipedia che le scene viennesi sono state girate a Pescasseroli) e totalmente impermeabile al clima neorealista. Gassman (ancora con due N sui titoli di testa) ha un ruolo teoricamente drammatico e non risparmia sull’enfasi, ma il fatto di interpretare Casanova gli consente di fare il marpione: a vederlo oggi, sembra incredibile che all’epoca nessuno si fosse reso conto del suo potenziale comico (ed è curioso che l’espediente di abbordare una donna soccorrendola da un finto ladro venga ripreso pari pari ne I soliti ignoti). Intorno a lui ci sono un servo napoletano con funzione di alleggerimento e, ovviamente, parecchie donne più o meno tutte stregate dal suo fascino: Maria Mercader, Gianna Maria Canale, Yvonne Sanson, Elli Parvo. Duelli, inseguimenti, intrighi, passioni e un lieto fine malinconico.
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