Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Adriano (Gassman) è un romano della media borghesia che vive un'esistenza predatoria, tra raggiri e ricatti, servendosi di una ben remunerata avvenenza assai gradita alle donne. Il matrimonio con la giovanissima Marcella (Tiller) sembra tirarlo fuori dal vortice di carne femminile. Ma la donna, venuta a sapere del suo poco edificante passato, scappa di casa. Dopo averla riconquistata, non senza tornare a caracollare tra un corpo femminile ed un altro, Adriano scopre le grate della vita matrimoniale.
Opera minore di Rossellini tratta da un lavoro di Giuseppe Patroni Griffi, il film è una fiacca lettura in chiave esistenzialista di una vita sprecata, girato con uno svogliato bianco e nero e interpretato da attori senza verve. Penultimo film di Rossellini prima del suo passaggio definitivo alla televisione.
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Lo stesso Gassman, il principale interprete, diede un giudizio molto critico sulla pellicola: «Anima nera fu un vero obbrobrio, che però in fondo sono contento di aver fatto perché è l'unica cosa che ho fatto con Rossellini che io ho sempre ammirato forse più di qualunque altro. Anima nera - continua Gassman - è forse il peggior film di Rossellini in cui lui era arrivato ad un tale disgusto cinico che la più parte del tempo non c'era, cioè mi diceva: "senti Vittorio tu sai tutto, tu sei quel grande attore che sei [...] alle volte la presenza del regista disturba... io vado via due orette fate voi...voi sapete..." Nell'insieme ne venne fuori un film quasi osceno»[3] Giudizio che l'attore ribadì anche in un'altra occasione: «Anima nera è stata una esperienza negativa, davvero negativa. Un film scadente [...] un film sbagliato, un film mediocre.»[4]
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