Regia di Michael Spierig, Peter Spierig vedi scheda film
Senza capo né coda. Potrei sintetizzare così un film che invece ha la pretesa di durare ben 99 minuti...di pura noia. “Tratto da una storia vera” è l'incipit che spesso e volentieri mi frega, sono sempre attratta come una falena verso la fiamma di una candela, verso le storie ispirate a vicende realmente accadute...e proprio come una falena mi brucio spesso e volentieri le ali delle belle aspettative. La trama di questo film ne aveva alimentate molte di aspettative: ispirato alla vita di Sara Winchester, vedova ereditiera della famosa famiglia che da il nome al rinomato fucile statunitense. L'anziana donna aveva cominciato a costruire ad inizio secolo '900 una casa dalle numerose stanze, convinta di essere perseguitata dai fantasmi delle vittime uccise dal fucile omonimo, le rinchiudeva in queste camere. Una sorta di resort per fantasmi. Ancora oggi la dimora Winchester ha la nomea della casa più infestata del Paese, ed è una meta turistica alla quale gli appassionati del macabro non si sottraggono mai, se si trovano a passare da quelle parti.
Il film però prende una piega meno intrigante. S. Francisco, lo psichiatra Price deve constatare se la vedova Winchester è instabile di mente, per questo motivo dovrà passare una settimana insieme alla donna dentro alla sua casa dalle 500 stanze. Una magione labirinto che viene costantemente visualizzata dall'alto, apparendo più un rendering di un outlet dei giorni nostri piuttosto che una dimora di stile coloniale. Ovviamente bastano pochi istanti in quella casa e lo psichiatra, pur se inizialmente molto scettico, inizia a vedere fantasmi di tutti i generi e razze, il nipote della vedova viene posseduto dal più cattivo e rancoroso di loro, e ben presto vedova, psichiatra, bambino e la madre di lui vengono imprigionati dai fantasmi che si sono liberati dalle loro stanze inchiodate. Il terremoto del 1906 di S.Francisco fa tutto il resto (ebbene sì, c'entra pure il terremoto del 1906).
Troppo spesso si abusa del termine Horror, per definire un film che di questo genere ha ben poco. “La vedova Winchester” appare debole sotto molti punti di vista, non ha una sceneggiatura lineare, si perde in decine di spiegazioni per giustificare scene che altrimenti non avrebbero alcun senso all'interno della storia (e ne hanno ben poca ugualmente). Nonostante ci venga continuamente detto dai personaggi che la casa è un labirinto di centinaia di camere e corridoi, a noi spettatori ci vengono mostrate sempre le solite 4 stanze in cui accade di tutto e di più. Se il film aveva la pretesa di portare un messaggio politico contro l'uso inappropriato delle armi da fuoco, fallisce miseramente in una poltiglia di simbolismi e tiritere moraliste.
Fotografia priva di qualsiasi originalità, si rifugia nell'utilizzo banale delle ombre e delle luci soffuse, che ricordano tanto i film per la tv degli anni '90.
Cast che si avvale di un nome prestigioso, e che confesso mi ha tratta in trappola nella visione di questo film da evitare, quello di Helen Mirren. Ero curiosa di vedere come la brava attrice britannica si muoveva nei panni di medium, è stata una gran delusione, spiace sempre vedere grandi star come lei commettere scivoloni di questo genere nella propria carriera.
Ci sono film brutti che poi col tempo possono essere rivalutati e diventare addirittura dei cult nel loro genere, questo non ha neppure questa prospettiva perché più che brutto è noioso, e questa è una caratteristica che non può essere valorizzata nemmeno con gli anni.
Da evitare anche quando avrà dei passaggi televisivi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta