Regia di Pino Zac vedi scheda film
Giuseppe Zaccaria, noto come Pino Zac, ebbe una fortunata carriera da fumettista fra gli anni '50 e '60, quando incontrò sulla sua strada anche il cinema, e la sua consacrazione 'mitologica' avvenne nei '70, con la fondazione (insieme ad altri) del Male, 1977, e la produzione del suo unico lungometraggio da regista e direttore dell'animazione, questo Cavaliere inesistente. Iconoclasta, antiborghese e dotato di una certa vena intellettualista ma tutt'altro che snob, Zac si rivolge ad un testo di Calvino per il suo film, rispolverando il romanzo Il cavaliere inesistente (1959); la tecnica mista fra reale ed animazione, per forza di cose realizzata in maniera totalmente analogica, riesce convincente ed ha un indiscutibile fascino. Tommaso Chiaretti aiuta il regista in sceneggiatura; fra gli interpreti ci sono l'esordiente Oppedisano (reciterà poi in parti minori per Argento, Lattuada, Tessari) ed Hana Ruzickova, le cui tracce nel mondo del cinema si perdono a ridosso di questo lavoro: non esattamente un cast scintillante, forse il neo più grande di tutta l'operazione. 6,5/10.
Dentro l'armatura c'è il cavaliere Agilulfo: la sua voce lo conferma, eppure non si vede nessuno. Per dimostrare di esistere davvero dovrà reincontrare l'amata Sofronia, l'unica in grado di testimoniare l'effettiva esistenza del cavaliere Agilulfo.
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