Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Avevo sempre apprezzato la capacità di Gus van Saint di tratteggiare figure segnate dal disagio, in particolare adolescenti. Vi era sempre una nota di empatia e di delicatezza nell'accostarsi a al malessere e ai modi di affrontarlo.
Ma questa volta la storia di caduta e rinascita del protagonista mi è risultata priva di sfumature, forse a causa della personalità del protagonista o della scarso approfondimento delle figure di contorno.
Il finale di fronte al teatro gremito e alla presenza delle persone della sua vita è decisamente poco originale così come poco approfondito il racconto che provoca la catarsi terapeutica.
Troppi elementi? Sicuramente la storia valeva la pena di essere raccontata, ma con un po' più di cura voto 5
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