Regia di Philip Davis vedi scheda film
Questo film di piu'di 10 anni fa ci regala uno spaccato sociologico attualissimo e assai realistico del tifo organizzato made in England,fatto di risse organizzate in luoghi non troppo vicini agli stadi,cori offensivi,serate al pub tra amici e azioni temerarie per far accrescere la propria fama tra i vari gruppi di supporters e della squadra che si tifa.Oltre a questo c'è anche molto altro:è la storia di un gruppo di poliziotti infiltrati che riescono ad entrare nel branco e in particolare di uno di loro che si immedesima a tal punto nella parte da mandare a picco la sua vita privata dal matrimonio alla gia' ben avviata carriera nella polizia.E il disfacimento morale dell'uomo va di pari passo con quello fisico,si entra nella logica del branco,si arriva a concepire come necessaria la spirale di violenza che esso scatena,si arriva ad andare contro i propri colleghi poliziotti,che si comportano allo stesso modo degli hooligans, nel nome delle nuove amicizie,nel nome di una nuova fratellanza.E si teorizza il discorso gia'affrontato da Kubrick in Arancia Meccanica:le logiche della violenza sono le stesse,cambia solo il ruolo nella societa',se hai la divisa puoi permetterti di essere anche piu'violento dei cosiddetti hooligans.Sconvolgente il finale,si ricerca la violenza come una droga e si entra anche in gruppi neonazisti per poterla praticare.....Nonostante il realismo e la crudezza di alcune sequenze i riferimenti importanti sono parecchi e lo stile è in bella mostra senza per questo risultare fastidioso o dare impressione di presunzione.la prova di Reece Dinsdale è stupefacente per immedesimazione...
ok
non male
come tifoso violento non è molto credibile
stupisce per maturita'ed efficacia.....
regia di buon stile
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