Regia di Philip Davis vedi scheda film
Bel film realistico e crudo, anche se certe volte esagera abbastanza nel considerare gli ultras come cani furiosi, pazzi, alcolizzati e mega violenti. Perchè essere ultras non significa soltanto stare al pub a cantare gli inni della squadra o andare in giro a randellare i tifosi avversari, essere ultras è avere una grande passione, una grande fede per una squadra da fartela seguire ovunque, nella buona e nella cattiva sorte, organizzando trasferte, striscioni e cori per creare ambiente e contribuire fuori campo alla vittoria della propria squadra; e non bisogna per forza essere dei violenti incivili alcolizzati, anzi.. Comunque il film mi è piaciuto abbastanza, ritrae molto bene il cambiamento radicale nella vita del poliziotto infiltrato, prima persona pacata, gentile e fedele alla moglie, poi burbero, violento e sempre incazzato. Molto belle e tese alcune scene (grande quando si infiltrano nel pubblico avversario e iniziano a intonare i propri cori!) e con un finale letteralmente amaro e pessimista..ma molto molto realistico..Solo quando si perde la ragione si può diventare fascisti..
Niente male
Abbastanza brava..soprattutto nelle scene in cui vede i cambiamenti negativi del marito..
Poco credibile nella parte del poliziotto infiltrato..lo si sgama in due secondi..
Sbaglio o assomiglia di brutto a Michael Douglas? Comunque ottima prova, all'inizio siamo tutti dalla sua parte, ma più il suo personaggio diventa schiavi degli eccessi più si inizia ad odiarlo.. Grandioso nella scena in cui insulta la sua ormai ex moglie e la famiglia di lei
Regia e fotografia asciutta e sporca, bravo soprattutto a dare un tocco realistico al tutto.
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