John è un giovane e ambizioso agente di polizia, assai considerato dai suoi superiori. Di fronte alla costante escalation della violenza fuori e dentro gli stadi di calcio, insieme a tre colleghi riceve il compito di infiltrarsi negli ambienti del tifo più estremista allo scopo di smascherarne i capi e assicurarli alla giustizia. John prende assai a cuore la missione e diviene un abituale frequentatore del "Rock", un pub che funge da quartier generale per i supporter dello Shadwell, compagine di serie B. Giorno dopo giorno i suoi rapporti con gli hooligans - in particolare con Martin, Nick e Gumbo - si stringono, e John si identifica a tal punto col proprio ruolo fittizio da partecipare con totale convinzione alla vita del "branco" e alle sue azioni teppistiche. Ovvio che il suo stesso senso di identità ne subisca pesanti conseguenze; per non contare la vita coniugale, ormai definitivamente compromessa.
Note
Partiamo dal titolo originale, apparentemente criptico: "i.d." sta per "identity document", documento d'identità, quasi a sottolineare il vero asse portante tematico del film. Più che costruire un'opera "di denuncia", a Davis - regista televisivo qui al suo esordio per il grande schermo, con alle spalle numerose partecipazioni in qualità di attore - premeva mettere in evidenza le profonde similitudini sociali e psicologiche che uniscono l'universo dei teppisti da tribuna e quello dei tutori della legge. Realistica e stilizzata insieme, una pellicola originale e interessante.
Il film si concentra sul crescendo della follia del protagonista, che da composto ma risoluto uomo di legge finirà per farsi completamente impossessare dalla violenza e dalla follia, perdendo tutto ciò che ha. Finale pesantissimo e privo di speranza.
Davvero un bel film. Molto crudo, sia sul lato tifoserie sia sul lato della degenerazione del protagonista, man mano che procede la storia. Alcune sequenze davvero degne di nota tra cui un finale molto pesante che non mi aspettavo.
UN FILM CHE RIMANE IMPRESSO PIU' PER LA DEGENRAZIONE DEL SUO PROTAGONISTA CHE PER LA DESCRIZIONE DEI TIFOSI INGLESI.IL REGISTA DOSE BENE IL RITMO E FA' CONCLUDERE IL FILM IN MODO TRAGICO E SENZA VIA D'USCITA.COSA CHE MI HA FATTO MOLTO PIACERE.
Un Donnie Brasco con la testa infilata nel pallone. A Londra un gruppo di quattro poliziotti viene precettato per infiltrarsi tra le frange più violente della tifoseria dello Shadwell Town, a Scotland Yard si sospettano collegamenti tra ultras e criminalità organizzata. John (Reece Dinsdale) fa coppia con il suo sergente Trevor (Richard Graham), con il compito iniziale di bazzicare i pub della… leggi tutto
Film pieno zeppo di luoghi comuni e falsità sulla realtà ultras.
Se siete ultras, non state a perdere tempo: non vedetevelo, fa solo incazzare! leggi tutto
Nei giorni del Mondiale di calcio in Russia, il primo senza Italia da tante decadi a questa parte, un evento nefasto per chi ama questo sport, varrebbe la pena distrarsi guardando altrove (tanto per dire, qualsiasi…
Un Donnie Brasco con la testa infilata nel pallone. A Londra un gruppo di quattro poliziotti viene precettato per infiltrarsi tra le frange più violente della tifoseria dello Shadwell Town, a Scotland Yard si sospettano collegamenti tra ultras e criminalità organizzata. John (Reece Dinsdale) fa coppia con il suo sergente Trevor (Richard Graham), con il compito iniziale di bazzicare i pub della…
VOTO : 7. Film scomodo che regala uno degli spaccati più realistici tra i tanti proposti, spesso con successo, sul mondo del tifo organizzato (i nostri Ultras, i loro Hooligans) e su quello della polizia (la nostra Digos) che ne segue le evoluzioni. Il titolo italiano semplifica quello originale (ma comunque serve anche a far avvicinare gli interessati) che si riferisce alla simbiosi…
Questo film di piu'di 10 anni fa ci regala uno spaccato sociologico attualissimo e assai realistico del tifo organizzato made in England,fatto di risse organizzate in luoghi non troppo vicini agli stadi,cori offensivi,serate al pub tra amici e azioni temerarie per far accrescere la propria fama tra i vari gruppi di supporters e della squadra che si tifa.Oltre a questo c'è anche molto altro:è…
Già. Questo film criminalizza gli ultras, poverini. Mostra che impazziscono per la propria squadra di calcio, urlano, sbraitano,
fanno cori dentro e fuori dallo stadio e a volte si menano.
Neppure allude al fatto che sono tutti completamente idioti. Che scandalo!
Bel film realistico e crudo, anche se certe volte esagera abbastanza nel considerare gli ultras come cani furiosi, pazzi, alcolizzati e mega violenti. Perchè essere ultras non significa soltanto stare al pub a cantare gli inni della squadra o andare in giro a randellare i tifosi avversari, essere ultras è avere una grande passione, una grande fede per una squadra da fartela seguire ovunque,…
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Commenti (6) vedi tutti
Il film si concentra sul crescendo della follia del protagonista, che da composto ma risoluto uomo di legge finirà per farsi completamente impossessare dalla violenza e dalla follia, perdendo tutto ciò che ha. Finale pesantissimo e privo di speranza.
commento di EvilDevin87Davvero un bel film. Molto crudo, sia sul lato tifoserie sia sul lato della degenerazione del protagonista, man mano che procede la storia. Alcune sequenze davvero degne di nota tra cui un finale molto pesante che non mi aspettavo.
commento di Squall857/10
commento di alex77fuori dal contesto se sia o no corrispondente alla realtà ultras,rimane un film godibilissimo con cori,botte e birra come piace a me!
commento di antimesMa perchè cazzo anche il bologna non ha una tifoseria così… sarebbe uno spettacolo andare allo stadio!!!
commento di RageAgainstBerluscaUN FILM CHE RIMANE IMPRESSO PIU' PER LA DEGENRAZIONE DEL SUO PROTAGONISTA CHE PER LA DESCRIZIONE DEI TIFOSI INGLESI.IL REGISTA DOSE BENE IL RITMO E FA' CONCLUDERE IL FILM IN MODO TRAGICO E SENZA VIA D'USCITA.COSA CHE MI HA FATTO MOLTO PIACERE.
commento di superficie 213