Regia di George P. Cosmatos vedi scheda film
L'ex sceriffo Wyatt Earp raggiunge i suoi fratelli Virgil e Morgan a Tombstone, cittadina in pieno sviluppo economico, con lo scopo di stabilizzarsi e di raggiungere facili guadagni attraverso una attività commerciale. Ben presto, però, sarà costretto a scontrarsi con un gruppo di cowboys, i Clanton, che seminano il terrore in città. Lo scontro sarà inevitabile, e porterà a conseguenze devastanti anche per la famiglia Earp. Nel 1993, un anno prima dell'uscita del biografico Wyatt Earp con Kevin Costner, Tombstone si propone di raccontare (per l'ennesima volta) la storia dello scontro tra gli Earp e i Clanton, e la sparatoria che ne seguì all'O.K. Corral. C'è una certa attenzione per una ricostruzione storica quanto più veritiera possibile, anche se si tratta prima di tutto di un classico film di azione, dove si spara tanto e si parla poco. Film appena sufficiente, Tombstone ha almeno il pregio di non ambire ad essere un film d'autore (errore fatto da Kasdan con Wyatt Earp), concentrando in due ore tanti eventi noti e arcinoti ma con un ritmo veloce e spigliato. Il regista George Pan Cosmatos cita insistentemente Sergio Leone, ma non ne possiede minimamente il senso epico. Il cast schiera molti nomi noti (compreso Charlton Heston in un piccolissimo ruolo), ma risulta appena passabile con le smorfie dei vari Kurt Russell e Val Kilmer nei ruoli di Earp e Doc Holliday, e di Michael Biehn e Powers Boothe in quelli dei cattivi Johnny Ringo e Curly Bill Brocius. Un prodotto di genere che non farà certo rimpiangere i classici del western ai quali si ispira, ma che almeno si lascia vedere. Ecco, diciamo che dimenticando i tanti difetti, una occhiatina gliela si può dare.
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