Regia di Jong-hyun Kim vedi scheda film
FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE
Un vecchio campione di hockey sud coreano, che abbandonato l'agonismo ozia e vive la giornata sulle spalle degli anziani genitori, per motivi di bieco opportunismo viene scelto dalla organizzazione sportiva nazionale come coach di una prima squadra di hockey tutta femminile.
Per tale motivo si impegna, tramite annunci e conoscenze varie, a trovare delle volontarie, recuperabili da sport ed attività più o meno affini come pattinaggio e similari.
L'unica vera professionista risulta essere un'artista profuga dalla Corea del Nord, fuggita in fretta e furia drammaticamente nel sud, ma per questo costretta ad abbandonare l'amata sorellina.
Nonostante goffaggine, tentennamenti e false partenze (come perdere il primo match contro una squadra di bambini), le donne si faranno avanti, osteggiate tra l'altro da un complotto ai vertici della organizzazione che decise di costituire la squadra per meri motivi di convenienza politica.
E per l'atleta del Nord sarà l'occasione, drammatica ma unica, di rivedere la sorellina cresciuta e trovandosela in campo come avversaria.
Andranno lontano senza strafare, le ragazze, dimostrando valore e tenacia insospettabili.
Un film dinamico girato con professionalità, questo del coreano Kim Jong-Hyun, che sfrutta il ritmo della movimentata vera storia di una squadra improvvisata di qualche anno orsono, per alternare momenti briosi e divertenti a svolte drammatiche che spesso tuttavia eccedono verso un sentimentalismo un po' troppo ostentato.
Valido il supporto attoriale, che esprime è mima adeguatamente la meraviglia della gioia per i risultati positivi inattesi, così come le delusioni da ingiustizie e malasorte che affliggono le dinamiche ragazze ed il loro simpatico indolente, ma molto umano allenatore.
Vera o meno che sia (ma crediamo alla circostanza che tutto ciò sia tratto da storia reale), la vicenda sa certamente di deja' vu in linea con molte altre circostanze in cui il cinema si dedica ad uno sport di squadra. Ciò non toglie che il film, simpatico e tatticamente melodrammatico, abbia le carte in regola per accontentare una buona parte del pubblico che avrà occasione di poterlo affrontare.
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