Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Storia fantastica inserita nel contesto della Guerra Fredda, che non vuole risolvere tematiche troppo complesse ma si abbandona, per lo più, al trasporto emotivo. Pellicola ben fatta, consigliata a chi ama le storie fantastiche.
Può piacere o non piacere la storia fantastica su cui si incentra la pellicola ma una cosa è certa - e questo è un dato oggettivo - la pellicola è permeata di un'aura di fascino, in gran parte determinata dalla splendida prova di Sally Hawkins (giustamente candidata all'Oscar) e dalla sapiente regia di Guillermo del Toro che gioca con le citazioni cinematografiche facendo danzare i suoi personaggi, colorandoli di leggenda. La cornice storica è quella della Guerra Fredda, il ritrovamento di una creatura anfibia apre lo spiraglio di nuove possibilità sulla conquista dello spazio, gli americani decidono di studiarla, poi di vivisezionarla, in tutto questo si inserisce una ragazza del reparto pulizie della base dov'è nascosto l'essere. La cura con cui viene disegnata la protagonista è deliziosa, innocente pur nelle sue sfaccettature sessuali, il suo personaggio genera empatia spontanea, una sorta di Amélie Poulain che vive in un mondo al margine tra il reale e il fatato e che troverà nel principe degli abissi, un mostro solo e umiliato dal mondo, la sua anima gemella.
Cinema con la C maiuscola, dunque, una colonna sonora originale di tutto rispetto, una fotografia eccezionale e tanto mestiere. Da vedere.
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