Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Buona prova di un regista visionario.
Aiutato da ottimi effetti speciali e da bravi attori, Guillermo del Toro dirige questa "mostruosa" storia d'amore con talento registico e visivo. I suoi limiti sono come sceneggiatore: il tentativo di fare della storia una metafora sull'america violenta, sull'intolleranza e sull'amore come forza necessaria per accettare la diversità, è fumettistica.
L'ironia fa capolino in alcune scene azzeccate (i due amanti che riempono la stanza di acqua) ed il look della creatura, un aggiornamento del mitico "Il mostro della laguna nera" di Jack Arnold (1954), è molto azzeccato.
Complessivamente buono.
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