Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Un film interessante e di grandi ambizioni, sostenute dalla bella interpretazione di Sally Hawkins, purtroppo tarpate dai grossi limiti della sceneggiatura, non giustificabili neanche in un film fantasy. Di bello resta la poesia del rapporto tra i due protagonisti ed il messaggio complessivo, anche se un pò consolatorio.
Come spesso succede, quando si va a vedere un film carichi di grandi attese, queste restano in buona parte deluse: non che non valga la pena di vedere questo film, ma gli aspetti eccellenti del film (l'interpretazione della protagonista, le scene, la fotografia, la poesia della storia) perdono spessore per i grossi limiti della sceneggiatura. Le ambizioni del film sono quelle di unire i diversi generi: fantasy, romantico, horror, spionaggio, il tutto calato nel contesto storico della guerra fredda dei primi anni '60. Purtroppo per le ambizioni della regia i diversi generi mal si armonizzano, sopratutto per le debolezze della sceneggiatura che tolgono credibilità al succedersi degli avvenimenti: non si spiega infatti come una addetta alle pulizie riesca tranquillamente ad entrare ed uscire in un luogo top secret senza nessun controllo, quando perfino il responsabile della sicurezza deve inserire il tesserino magnetico. L'avvicinarsi della protagonista alla "creatura" è descritto in maniera frettolosa, senza, o quasi, nessun passaggio intermedio che mostri l'instaurarsi di un rapporto che giustifichi l'avvicinamento più diretto ad un soggetto estremamente pericoloso. Non si capisce se la"creatura" debba essere destinata ad una missione spaziale (ma perchè proprio un soggetto così particolare?) oppure ad esperimenti "scientifici". L'agente dei servizi non cerca di inseguire o far inseguire il furgoncino che scappa, prendendo il numero di targa; e così via. Si dirà che è un film fantasy, ma anche le favole devono avere una loro congruenza di narrazione.
Infine gli ambienti del laboratorio appaiono un pò troppo gotici (sembra il gabinetto del dr. Caligaris) e l'interpretazione di Michael Shannon è decisamente sopra le righe (una brutta copia del dr. Stranamore) così come i passaggi spionistici sono eccessivamente grotteschi.
Di bello resta la poesia del rapporto tra i due ed il messaggio complessivo, anche se un pò consolatorio: ma di questi tempi non fa male.
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