Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
La forma dell'acqua è un film convenzionale. Forse il peggior difetto per un fantasy con pretese visionarie.
Riabilitando il tanto vituperato manuale sul valore della poesia, citato (o forse inventato) ne L'attimo fuggente, provo a mettere in ascisse le eccellenze tecniche de La forma dell'acqua e in ordinate il risibile coinvolgimento emotivo per lo spettatore. Ne esce un grafico buffo, un rettangolo stretto e lunghissimo, con poca "area". In effetti, La forma dell'acqua meriterebbe una valanga di premi "tecnici", come confermano le numerose nomination agli Oscar 2018. Recitazione, fotografia, sonoro, musiche, scenografia sono strepitosi; probabilmente anche regia e montaggio, categorie che non ho gli strumenti per valutare; dubito invece della qualità della sceneggiatura, tanto corretta e precisa quanto incapace di portare il cuore dello spettatore "da qualche parte"; e francamente mi sfugge la candidatura a miglior film. Nella mia ingenua visione da spettatore, il Miglior Film deve andare a una pellicola memorabile, che si stampi nella mente e nel cuore e non se ne vada più, neppure a distanza di anni: mi domando se mi ricorderò di questo film tra due settimane... La forma dell'acqua è un film convenzionale, un difetto grave per un fantasy con pretese visionarie.
PS: la media cartesiana del grafico mi dà... 6.
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