Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
A dirigere La forma dell'acqua è il regista, produttore e sceneggiatore messicano Guillermo del Toro. Del Toro ha sempre avuto la passione di impaurire e incantare allo stesso tempo il pubblico. Nato nel 1964 a Guadalajara, in Messico, sin da ragazzo si è cibato di misteriose storie di fantasmi, film con i mostri e favole che hanno dato vita a una fervida fantasia. Quando ha iniziato a scrivere e dirigere i film, tutte queste influenze si sono intrecciate creando un suo personale stile visivo molto viscerale, che sembra toccare direttamente la psiche umana. Del Toro è noto ai più per i suoi tre notevoli film in lingua spagnola che hanno reinventano e riassunto lo stesso concetto di genere: Il labirinto del fauno, Cronos e La spina del diavolo. Ognuno di questi è una vivida fantasmagoria che si muove sui pericoli morali e fisici di un mondo corrotto, autoritario e in guerra. I suoi film d'azione a sfondo epico e soprannaturale - Blade II, la serie Hellboy e Pacific Rim - sono altrettanto inventivi dei suoi melodrammi gotici come Crimson Peak. La forma dell'acqua si inserisce in questa tradizione, questa volta sullo sfondo di quell'America degli anni '60, socialmente divisa, sull'orlo della guerra nucleare e con dei cambiamenti culturali in corso. Del Toro tesse su questo sfondo, il vertiginoso innamoramento di una donna solitaria, con un passato traumatico, che vive un amore così potente che sfida sospetto, paura e biologia.
Elisa, la donna, ha il volto dell'attrice Sally Hawkins, nota per La felicità porta fortuna. Happy Go Lucky e per la nomination agli Oscar grazie a Blue Jasmine di Woody Allen. Resa muta da un trauma subito da bambina, Elisa comunica con il linguaggio del segni (LIS), ma è in grado di esprimersi efficacemente quando incontra la strana creatura acquatica che è custodita nel laboratorio governativo dove lavora come donna delle pulizie. Soddisfatta della sua esistenza, Elisa ha bisogno di qualcuno con cui poter comunicare anche solo con lo sguardo e con cui perdere ogni freno: per lei la creatura rappresenta la perfetta anima gemella e farebbe di tutto per salvaguardarla. Lo capisce sin dalla prima volta quando spia la creatura durante il trasporto e si rende immediatamente conto che c'è qualcosa di vivo all'interno. Si conoscono poche cose sulla creatura, solo che probabilmente è l'ultimo della sua specie, che gli indigeni dell'Amazzonia lo adoravano, che ha una meravigliosa struttura polmonare che gli permette di respirare sulla terra, un potenziale aiuto per la corsa allo spazio, che l'esercito sovietico vorrebbe impossessarsene e che, sconvolto dalla sua intelligenza e dalla suo aspetto fisico, l'uomo che lo ha catturato crede che la creatura sia un grave pericolo per l'umanità. #Ma Elisa non vede nulla di tutto questo, quando posa gli occhi sulla sua iridescente bellezza, seppur in catene, per lei è pura solitudine, il che lo rende immediatamente degno della sua attenzione.
L'uomo che ha dato la caccia alla creatura anfibia nelle profondità dell'Amazzonia, con implacabile determinazione, è Richard Strickland, un agente governativo dalla mascella squadrata, retto e ambizioso, che vede la sua insolita cavia come nient'altro che una bestia feroce da manovrare, sottomettendola, e come un biglietto per la sua promozione. Lo interpreta Michael Shannon, attore due volte nominato all'Oscar per Revolutionary Road e Animali notturni. Simbolo della paranoia crescente durante la Guerra Fredda, Strickland ha una sorta di alleato in Fleming, il responsabile della sicurezza del laboratorio portato in scena da David Hewlett.
Principali alleati di Elisa nel coronamento del suo sogno sono la collega Zelda e l'artista Giles, due amici veri. Prima che Elisa incontri la creatura, la sua solitudine è tenuta a bada dal suo vicino e più caro amico del mondo, Giles, un pubblicitario (omosessuale) altrettanto solitario e amante dei musical cinematografici, che si trova a passare un momento difficile. Con il volto di Richard Jenkins, Gilles ha un'incredibile forza interiore e voglia di vita che tornano in superficie grazie alla creatura e al piano di salvataggio messo in atto. Zelda, invece, è l'unica collega e amica di cui Elisa si fida. Sposata con un uomo vecchio stampo e donna nera in un mondo in cui i neri sono ancora "esseri inferiori", la sagace Zelda ha il volto di Octavia Spencer, premio Oscar per The Help.
Può essere considerato alleato di Elisa, seppur la sua posizione sia più ambigua (si tratta infatti di una spia russa), anche il dottor Robert Hoffstetler, il biologo marino incaricato di studiare la particolare struttura polmonare della creatura. In un modo o nell'altro, Robert si accorge del legame, seppur nascosto, di Elisa con il prigioniero top secret del laboratorio, ma ne travisa le intenzioni. Per ritrarre l'uomo di scienza diviso tra il dovere, il Paese e la sua ammirazione per la creatura, è stato scelto Michael Stuhlbarg, volto della serie Boardwalk Empire - L'impero del crimine che con la Hawkins ha già recitato in Blue Jasmine.
Dietro gli effetti speciali della creatura si nasconde infine Doug Jones, che ha usato un costume protesico progettato minuziosamente per la parte. Jones ha lavorato ripetutamente con Del Toro: era l'indimenticabile uomo pallido in Il labirinto del fauno, Abe Sapien nella serie Hellboy e un antico vampiro in The Strain.