Regia di Bradley Cooper vedi scheda film
Un dramma sentimentale sull'universo musicale dove nascono e muoiono star, come stelle cadenti. Ma qui a cadere sono i denti dello spettatore per l'eccessiva assunzione di zuccheri.
Può un figo, famoso, prestante, ricco, dagli occhi azzurri innamorarsi perdutamente di una cameriera brutta, bassa, complessata, solo perché ha alzato il gomito? Certo, d'altronde l'alcool fa commettere cose indicibili a molte persone. E da qui parte un film melenso, mieloso, un concentrato di zucchero come il fegato dell'alcolizzato protagonista, che da un lato esalta la figura artistica di una Lady Gaga già vera star, da un lato annoia lo spettatore con un numero imprecisato di sterili moine tra gli attori, fino al drammatico epilogo pensato per dare quel tocco di lacrimosa tragedia ad un prodotto altrimenti sentimentalmente piatto. Ma il colpo riesce fino ad un certo punto, mentre quello che colpisce davveo è un eccessivo spezzettamento di scene ed immagini, quasi un collage più che un film, tanto che il ritmo cala in più di un occasione. E la storia sembra non finire mai. Da salvare la musica, il coraggio di Germanotta nell'apparire persona comune e alcuni momenti recitativi di Cooper, comunque bravo. Con impegno si arriva alla fine. Melassa.
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