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A Star Is Born

Regia di Bradley Cooper vedi scheda film

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La recensione su A Star Is Born

di LAMPUR
7 stelle

 

Bradley Cooper, Lady Gaga

A Star Is Born (2018): Bradley Cooper, Lady Gaga

 

 

Con questo ennesimo remake una stell(in)a sembra essersi confermata davvero, ma è un lui e non una lei, e risponde al nome del poliedrico Bradley Cooper che dimostra di muoversi agevolmente tra il comico e il drammatico, davanti e dietro la macchina da presa, che reciti oppure canti, che cucini o faccia il cecchino, mentre suona o scriva testi di canzoni (ecco, queste magari non tutte memorabili..)

Poi c'è Lady Gaga, e qui comprendiamo un po' meno la repentina metamorfosi da cantante sfigata a eroina dello star system, il passaggio da melodica country rocker alla praticamente Lady Gaga reale, tutta pop, scattini e paillettes; e anche se a non altro poteva portare, ci ha fatto specie comunque la velocità di esecuzione..

La storia che ricalca versioni famose (l'ultima con Kris Kristofferson e Barbra Streisand) è risaputa: Cooper nella veste di mentore, musicista sulla via del tramonto ma ancora in grado di riempire gli stadi, afflitto da alcolismo, droghe e problemi di acufene (ne so qualcosa..), scopre casualmente Ally che si esibisce in un dragbar, e la proietta di botto su un palco sotto i riflettori, ovviamente anche innamorandosene.

Da lì, la parabola ascendente di lei e quella discendente di lui, diverranno una storia intrecciata e sofferta, tra canzonette, abbandoni, litigate, audizioni, cure disintossicanti, e matrimoni improvvisati.

Lei è lanciatissima scenicamente e sonoramente, come attrice stenderei un velo caritatevole, anche se al giudizio negativo contribuisce pesantemente l'inadeguato doppiaggio italiano.

Lui si strugge con una prova attoriale che lo elegge a protagonista assoluto, vittima dei propri fantasmi e incapace di porvi rimedio con la purezza della sua musica, ma è anche vero che da regista se la suona (tanto per restare in tema) esattamente sul suo metro recitativo.

Non finisce più di stupirci il nostro Bradley, tutto quello che tocca inizia a luccicare, parrebbe un "limitless"… anche se tanti sono lì a denigrarlo.. 

 

 

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