Regia di Chris Gerolmo vedi scheda film
Con i chiari limiti di un prodotto nato per la televisione (non ci sono infatti impennate nella narrazione), il film è comunque molto ben realizzato: interpreti di spessore con Shuterland e Von Sydow in testa, sebbene il personaggio interpretato dal primo non risolva certe ambiguità. La vicenda, tra le più scabrose della storia, che avrebbe facili concessioni al morboso, considerata soprattutto l'efferatezza con cui l'assassino mieteva vittime, viene trattata con delicatezza, addirittura solo nella lettura dell'analisi fatta dallo spicologo emergono dettagli circa i suoi omicidi.
Emblematica, come sempre nei film di ambientazione sovietica, la ferma volontà da parte di un paese, che ha sempre ritenuto il trinomio "partito-paese-informazione" un'unico elemento asservito solo alle logiche politiche, di insabbiare ogni elemento, anche il più evidente, che potesse in qualche modo scalfire il "sistema".
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