Regia di Victor Salva vedi scheda film
Una fragile figura emerge dal buio di uno scantinato in cui i nonni, preoccupati che il nipote potesse venir ferito dal mondo(ma forse anche il contrario) lo hanno rinchiuso, come nelle migliori tradizioni delle fiabe. Jeremy, soprannominato Powder, è la quintessenza del diverso: albino,gentile, geniale, dotato di poteri che sfidano la scienza(ma che ad alcune teorie di questa si allacciano); e per una volta la costruzione del personaggio(l'unico altro esempio, forse, si trova in Edward mani di forbice) non solo funziona ed è credibile, ma accompagna lo spettatore in una considerazione sull'umanità che non è pregna di retorica, e non offre facili soluzioni.
L'empatico Powder sente e percepisce la paura, la falsità, l'odio con la genuina ingenuità di un fanciullo, e nonostante la sua intelligenza e le abilità sviluppate, è un essere indifeso che agisce in modo spontaneo, spaventando a morte quanti gli stanno intorno, che percepiscono attraverso questo confronto l'insulsa idiozia delle proprie azioni e sicurezze.
C'è poi un'interessante considerazione sul modo in cui tutto sia interconnesso, dalle singole vite alle cose del mondo e della natura, che per una volta non pare uscita da un manuale New Age, quanto da una sincera riflessione personale e filosofica, e che per quanto espressa in modo fantasioso e favolistico, riesce comunque a far riflettere sul modo in cui "ognuno sia simile all'altro, ogni cosa agisca e influenzi le altre", ed ogni cosa, infine, si trasformi senza mai perire, aprendo lo sguardo verso una "pienezza" e una vastità che rassicurano.
Certo, è un prodotto Disney, ed è pensato per un pubblico giovane, ma esprime sincera poesia, ed è molto onesto.
originale
bella prova.
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