Regia di George Stevens vedi scheda film
Il titolo italiano del film traduce il laconico titolo originale Shane con una fortunata e chissà quanto voluta ipallage: ad essere solitario è infatti il cavaliere, mentre la valle è fin troppo sovraffollata, tanto da essere contesa a suon di fucilate. E il cavaliere è tale non soltanto perché arriva (e poi se ne va) a cavallo, ma anche perché sembra avere una missione da compiere, quella di difendere i deboli oppressi. Film raccontato tutto attraverso gli occhi di un ragazzino (quest'ottica giustifica, in qualche modo, anche le ingenuità della storia), Il cavaliere della valle solitaria è un buon western, a mio parere tutt'altro che manicheo (cosa che pure è stata scritta), ambientato durante la lunga lotta tra agricoltori ed allevatori per lo sfruttamento delle praterie americane. Buono il cast, notevole Jack Palance nella parte di un pistolero a pagamento.
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