Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Nella vasta produzione di Pupi Avati, è questo forse uno dei film più poetici ed intensi, pur in una semplicità quasi minimalista che lo vede raccontare le vicende di una classe scolastica in gita nell'Appennino tra Bologna e Firenze. Grazie anche alla felice colonna sonora di Riz Ortolani e ad un cast dove spicca l'ottima prova di Carlo delle Piane (entrambi premiati poi con il Nastro d'Argento, così come la regia dello stesso Avati), il film ha quella freschezza delle cose semplici e richiama inevitabilmente un senso di nostalgia per la spensieratezza di un gruppo di ragazzi alla loro prima vera esperienza di gruppo. Si unisce a tutto ciò una fotografia che restituisce la bellezza di paesaggi boscosi, un'elegia della natura dove la scolaresca (siamo nel 1914) sembra quasi esorcizzare la catastrofe mondiale che di lì a poco stravolgerà ogni equilibrio e farà in modo che niente sarà più come prima.
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