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Mercury Is Mine

Regia di Jason Paul Laxamana vedi scheda film

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La recensione su Mercury Is Mine

di alan smithee
6 stelle

locandina

Mercury Is Mine (2016): locandina

FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE 

Carmen è una ancora piacente cinquantenne che gestisce, con scarso successo nonostante le innegabili abilità culinarie che la caratterizzano, un piccolo ristorante sulla via che conduce ad un monte frequentato da turisti a causa di una leggenda inerente un fantasmagorico tesoro nascosto ipoteticamente da un prete secoli prima, per garantire il paradiso ai suoi amati fedeli.

Una sera di pioggia bussa alla sua porta un sedicenne biondo ed attraente ragazzo statunitense, affamato ed infreddolito, per chiedere ricovero e riparo.

Bret Jackson, Pokwang

Mercury Is Mine (2016): Bret Jackson, Pokwang

Tra i due nasce una progressiva attrazione e complicità: la donna ha per mito il vecchio film Laguna Blu con Brooks Shields e Christopher Watkins, e intravede nei tratti muscolari e seducenti del ragazzo le fattezze di quell'avvenente attore della coppia qui sopra citata.

Mercury (questi il singolare nome del giovane) tra l'altro, con la sua avvenenza aiuta a riqualificare il ristorante, improvvisamente colmo di clienti, imparando persino a cucinare.

Ma quando la televisione scopre il ragazzo èe  lo ingaggia a Manila per partecipare ad un quiz culinario, la donna, che se lo vede portare via e si ritrova di nuovo sola, reagisce mostrando rancore e cercando di ostacolare in tutti i modi la irresistibile ascesa di popolarità del ragazzo.

Pokwang, Bret Jackson

Mercury Is Mine (2016): Pokwang, Bret Jackson

Pokwang, Bret Jackson

Mercury Is Mine (2016): Pokwang, Bret Jackson

Curiosa produzione filippina che nasce come commedia sofisticata e si trasforma in acida vicenda sui misteri caratteriali e sui contrasti, sulle invidie e le bramosie che dividono e creano contrasti insanabili tra due persone un tempo amiche e solidali.

Senza rinunciare ad un erotismo anche sfacciato di fondo, rappresentato più  dalle esteriorità fisiche del ragazzo che da quello femminile a lui succube. Una avvenenza ostentata non senza ironia che è in grado di far diventare Mercury una icona sessuale per giovani e meno giovani lolite della foresta.

Con un finale satirico e nero che lascia spiazzati, e forte di due bravi ironici attori che riescono a rendere la sulfirea commedia brillante un prodotto anomalo ma curioso e senza regole, imprevedibile, sovrastato da un uso smodato di filtri per regolare le varie fasi temporali della giornata.

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