Regia di Na Hyeon vedi scheda film
FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE
La trama di questo incalzante thriller è sulla carta davvero avvincente ed attraente: in un carcere di massima sicurezza un gruppo di detenuti capitanati da un leader silenzioso ma molto carismatico, hanno escogitato un sistema per evadere, commettere reati, e rientrare bravi bravi in cella, sicuri di essere i più insospettabili e scagionati tra i presunti sospetti.
Per incastrarli "col malloppo", un super poliziotto viene infiltrato tra loro come finto detenuto in attesa di esecuzione capitale, affinché questi riesca a conquistare la fiducia dei membri fino ad arrivare al boss e stanarli in flagranza di reato: tra sospetti, torture e pestaggi a sangue, mutilazioni ed altre atrocita'.
Peccato tuttavia che l'esordio alla regia dello sceneggiatore Na Hyun convinca, e pure molto, dal punto di vista della direzione, dinamica ed essenziale, che saggiamente privilegia, come è doveroso in questo caso, i ritmi sostenuti e la dinamica dell'azione, ma risulti una vera e propria "chiavica" dal punto di vista della scrittura, che assembla personaggi svariati senza riuscire a caratterizzarli o connotarli degnamente, riducendo la storia ad uno sviluppo farraginoso e poco comprensibile, non in grado di andare pari passo con la tensione di alcuni momenti di azione pura certamente convincenti.
Insomma molte buone aspettative che tramontano lungo il corso spesso prolisso della vicenda, afflitte da una pesantezza ed approssimazione di scrittura che appaiono sconcertanti in un cineasta che nasce sceneggiatore.
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