Regia di Kim Tae-yun vedi scheda film
FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE
Tornando a casa in motorino a notte fonda, un ragazzo quasi investe un passante che fugge, e nel rialzarsi da terra scopre poco distante un uomo massacrato in macchina.
Peccato che da testimone, una scellerata indagine frettolosa di polizia lo tramuta in unico sospettato omicida: condannato a 15 anni di carcere duro, esce distrutto psici-fificamente dopo 10 anni.
Riaprirà il suo caso un avvocato caduto in disgrazia dopo aver perduto una causa comune nella quale aveva investito tutti i risparmi di famiglia, ed illuso centinaia di famiglie in una rapida soluzione.
Il tenace avvocato, al soldo, con un contratto a tempo, di un solido studio legale non proprio cristallino, scoprirà il marcio che regola il sottobosco delle indagini di polizia, all'interno di un vero e proprio covo in cui si eseguono vere e proprie torture a scopo estorsivo.
Legal thriller congegnato e confezionato in modo impeccabile, ma anche verboso e prolisso, con una indagine lunga che si sdoppia nel raccontare le singole vicissitudini dei due protagonisti, ognuno a modo diverso vittima delle storture di un sistema giudiziario che funziona correttamente solo sulla carta e non dal lato pratico.
Troppi incastri, troppe deviazioni, troppa carne al fuoco, per un film che eccede anche nella sua durata, non riuscendo con la sua prolissità ad avvincere come vorrebbe.
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