Espandi menu
cerca
The Last Princess

Regia di Jin-ho Hur vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6728
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Last Princess

di alan smithee
4 stelle

locandina

The Last Princess (2016): locandina

FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE 

Con la morte, a seguito di circostanze mai chiarite a dovere, dell'ultimo imperatore coreano, la piccola erede Deokyye, destinataria del trono in quanto unica legittimata a sostituire il ruolo paterno, viene piegata dalle mire espansionistiche giapponesi dei primi decenni del '900, e relegata ad in ostaggio: come tale allontanata dalla amata terra natia e condotta a vivere da esiliata in Giappone, in condizioni sempre meno adatte al suo rango ed anzi dimenticata dai più, resa folle di dolore e isolata nella sua solitudine.

Ye-jin Son

The Last Princess (2016): Ye-jin Son

Ye-jin Son

The Last Princess (2016): Ye-jin Son

Al suo fianco solo un temerario funzionario di stato che trascorrerà parte della sua esistenza a tentare di farla tornare nella posizione legittima di sovrana nella sua patria. Col suo impegno e la sua dedizione l'uomo in seguito sarà in grado di rintracciare e salvare la donna da un oblio fatale, assicurandole una seppur tardiva dignità per un ritorno ufficiale in patria, in linea col suo rango regale.

Robusta produzione in termini di budget, "The last princess" non rinuncia ad alcuno dei cliché scontati del biopic fotoromanzato, anche quando certamente utilizza un canovaccio di cronistoria indubbiamente documentato e auspicabilmente veritiero.

Ne fuoriesce un fumettone di largo respiro ma spesso bolso ed enfatico, che peraltro qui al FEFF riesce a catturare consensi oltre l'ipotizzabile - ed in consentito, secondo la mia opinione - grazie ad un andamento che insiste sui materiali della vicenda umana e conduce la storia come una spy story concitata (ed improbabile) tutta laccata e forte di colpi di scena in qualche modo (e per molta parte del pubblico) irresistibili.

Insomma un feuilleton in costume fastoso e melodrammatico quanto basta per avvincere i più, ma anche pedante e prevedibile, devastato da situazioni action risolte all'ultimo secondo, come il ricorso plateale a scene struggenti su spiagge fotogeniche da ultimo addio, secondo le regole devastate da un buonismo e da tanta patina a mio avviso estremamente fastidiosi, auspicabilmente evitabili.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati