Regia di Gabriele Mainetti vedi scheda film
Delizioso, divertente, innovativo.
Con questo bel cortometraggio Mainetti lasciava già intendere la sua idea di cinema che avrebbe
poi manifestato e dispiegato in Jeeg e Freaks.
Cosa dire degli interpreti che, assieme alla sceneggiatura, asciutta e densa, rappresentano la vera forza del corto?
Mastandrea è un Lupin perfetto, scanzonato e sornione.
Giallini e Liotti tratteggiano due altrettanti Jigen e Goemon di assoluto spessore oltre a una 'giustezza' fisica impressionante.
Molto bravo pure Flavio Insinna che ha dovuto forzare la sua indole bonaria per incarnare uno Zenigata inflessibile e mordace.
Luisa Ranieri è una Fujiko Mine da manuale, forse anche troppo bella.
La trama, ben costruita, tenta perfino una giustificazione italiana dell'operazione, senza cadere nello spiegotico.
Da vedere anche l'altro corto di sei anni posteriore, Tiger boy che tocca però una tematica più impegnativa e drammatica.
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