Regia di Kwang-Hyun Park vedi scheda film
Film in parte di azione, in parte drammatico e con un po' di commedia. Si parte molto realisticamente per giungere a scene quasi fantascientifiche e supereroistiche, senza mai cadere nell'assurdo e gestendo colpi di scena, preparazioni ed avvenimenti con sapienza e maestria. Forse non sarà il massimo, ma ci siamo vicini.
Questo film mi ha lasciato il cuore che batteva fortissimo alla fine della visione ed allo stesso tempo mi ha soddisfatto pienamente. Il regista si trova perfettamente a suo agio a passare da un genere ad un altro all'interno della stessa scena, senza fartela pesare. Altrettanto bene si ritrova a fare ogni tanto salti temporali, sia avanti che indietro, per mostrare una scena prima da un punto di vista e poi da un altro. Questo aumenta il livello di attenzione necessario al film, ma non è fatto male, anzi.
L'inizio della storia forse è quello che sembra riuscito meno perché, conoscendo la trama, sai perfettamente che i primi 5 minuti non sono ciò che si vede in un film di azione americano dove muoiono tutti (nonostante sia stato costruito per fartelo credere) ma un videogioco. C'è poi tutta la parte del processo, della madre e del carcere molto realistica, tanto realistica che, a differenza di quelli americani, ti viene da dire: "Cazzo! Quello posso essere io!": una persona qualunque, arrestata ingiustamente e che subisce simili trattamenti. Nonostante il film censuri le scene troppo crude, con rapidi cambi di inquadratura o sfumate nere, ti fa ben capire che succede qualcosa di tremendo e ti fa sentir male. La madre, poi, è l'elemento tragico ed allo stesso tempo il cardine con il quale il nostro protagonista smuove le sue acque.
Da un certo punto in poi, il film diventa quasi supereroistico, eppure lo sceneggiatore ha inserito per tutto il film le scuse affinché tu possa mettere da parte il tuo scetticismo e goderti a pieno le scene: lui è un duro perché è stato in prigione (e quindi riesce a schivare i proiettili!), quell'altro è un esperto di effetti speciali e quindi sa fare le bombe, l'altro ancora è un hacker ben prima dell'inizio della storia, la macchina è stata modificata e quindi può fare cose incredibili. Tutto il film si regge su colpi di scena, ma non messi lì così per caso, ma grazie ad un sapiente lavoro di preparazione, quando esso capita, tu dici: "Uh, cavolo! Ci aveva pensato!".
Assolutamente fantastico dall'inizio alla fine. Ci sono poi un paio di chicche che mi sono piaciute:
1) a differenza degli americani, non è ipocrita: i protagonisti non vanno mai oltre il limite comportandosi come i cattivi perché tanto essi sono malvagi. In questo film, non c'è un morto (a parte quelli necessari alla trama) perché i nostri protagonisti sono davvero moralmente retti e non vogliono abbassarsi al livello dei nemici (anche se quelli a furia di tirar la corda, rischiano di spezzarla...).
2) i poliziotti non sono invischiati ma si comportano esattamente come poliziotti che fanno rispettare la legge e cercano di aiutare la gente. Bisogna fare attenzione a questa cosa: ci sono molte macchine della polizia in giro con gente che spara con intenzione di uccidere (ma sono macchine rubate), ci sono finti poliziotti che arrivano ad uccidere, ma appunto sono finti. La polizia vera sa essere tremenda (ad esempio quando malmenano il protagonista credendolo un pedofilo assassino) ma non si mette a sparare a casaccio ed anzi cerca di prendere la gente viva. Non viene sparato un colpo che sia uno dai poliziotti con l'intento di uccidere perché tanto quello è un criminale. Se possibile, il criminale deve essere arrestato. E questo è importante affinché la questione possa procedere verso un finale sensato.
Pur essendo smorzato da qualche scena, il livello di tensione rimane sempre alto, fino alla fine, a tal punto che io non mi sono affatto calmato col finale.
Da vedere. In Italiano. Ponendoci la dovuta attenzione.
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