La recensione su Confidential Assignment

di AndreaVenuti

7 stelle

Confidential Assignment è un film sud-coreano del 2017, diretto da Kim Sung-hoon.

Il film, nel nostro paese, è stato presentato al Far East Film Festival di Udine del 2017.

Sinossi: Im Cheol (Hyun Bin) fedele ufficiale dell'esercito nordcoreano, durante una missione segreta subisce un agguato da un suo superiore, tale Cha ki-Seong (kim joo-Hyuk) che sottrae con la forza un set di matrici in grado di stampare super-banconote.

Il traditore si rifugerà in Corea del Sud per mettersi in affari con la gangpeh (mafia coreana) locale.

Im Cheol, atrraverso un escamotage diplomatico si recherà in Corea del Sud con l'oiettivo di recuperare le preziose matrici ma giunto a Seul si troverà costretto suo malgrado a collaborare con l'inetto ma dal cuore d'oro Kang Jin (Yoo hae-jin).

Con Confidential Assignment il regista Kim Sung hoon realizza la sua seconda regia cinematografica, dopo una lunga gavetta in televisione (in patria è noto per aver diretto diversi spot pubblicitari di alto profilo), si dimostra subito affidabile sia da un punto di vista tecnico-stilistico, sia in ambito commerciale; il film in questione è stato un successone ai box office, superando le più floride aspettative (il film è stato venduto 42 paesi).

kim Sung hoon ha sfruttato benissimo tutte le freccie del suo arco. dal super divo Hyun Bin (idolo del gentil sesso) per passare da Yoo Hae-jin (uno dei più bravi caratteristi su piazza) fino ad arrivare al grande budget messo a disposizione dal colosso CJ Entertainment.

Il film è un perfetto connubio di azione, commedia ed un pizzico di suspance, il tutto messo in scena molto bene; interessantissimo l'inizio del film che appunto testimonia quanto detto:

L'opera si apre mostrandoci una base militare segreta nord-coreana; siamo in una zona rurale, di notte e con la pioggia incessante. Poco dopo i titoli di testa si cambia completamente location, ed il regista ci trasporta nella moderna e caotica Seul dove un bizzarro poliziotto insegue senza successo un criminale da quattro soldi.

In meno di dieci minuti siamo passati dal thriller spionistico alla commedia poliziesca

Il più grande merito del regista è stato quello di riuscire a realizzare un film che sotto la spoglia di blockbuster dall'alto tasso di intrattenimento, spinge in realtà lo spetattore a riflettere e ragionare su questioni spinose.

Certamente non è primo film che si focalizza sul rapporto tra le due coree, anzi su questo aspetto non aggiunge nulla di nuovo, tuttavia l'obiettivo del regista è criticare tutte le ideologie politiche opprimenti; dal capitalismo feroce che crea falsa ricchezza e felicità, passando al comunismo della Corea del Nord che affama il suo popolo, a tal proposito sono valide e condivisibili le ragioni che spingono il vilain all'alto tradimento, lo stesso Cha ki seong durante la resa dei conti finale afferma: "io non sono più un leccapiedi di marci capi di Stato".

Molto valida anche la regia che pur non presentando invenzioni stilistiche degne di nota, propone scene d'azione ambiziose dove un qualsiasi oggeto può rivelarsi un'arma letale, pensiamo ad esempio ad un rotolo di carta igenica bagnato con l'acqua (le coreografie d'azione sono perfette).

Dignitosa è anche la sceneggiatura firmata da Yoon Hyun-ho, ma rimanedo sul tema "confronto tra le due corea" sono stati realizzati film di ben altro spessore, anche l'intrigo narrativo, dopo l'intrigante incipit non è poi così avvincente (il recente Steel Rain risulta più affascinante), detto questo il film rimane molto godile con importanti spunti di riflessioni.

Buddy movie di buona qualità