Trama
Quando la giovane Orin (Mieko Harada) torna a casa una sera trova la nonna morta. Il dolore per la perdita della donna che l'ha cresciuta in povertà in una capanna fra i monti, l'unica sua parente, la spinge a nasconderne il cadavere e a trattarla come se fosse ancora viva, ma il suo strano comportamento viene presto scoperto. Rimasta sola, poco tempo dopo, riceve la visita di un uomo apparentemente gentile e cordiale che tenta di convincerla ad accettare un lavoro su un'isola, allettandola con la prospettiva di una vita più decorosa e facendo leva sui suoi punti deboli. Nonostante la nonna l'avesse avvertita di diffidare di chi si fosse presentato in tal guisa angelica, la giovane accetta e finisce a lavorare in un bordello. A soli tredici anni, la vita si presenta tutta in salita per una ragazzina sola e impaurita, ormai incapace di fidarsi di qualcuno. Un giorno, però, in quel mondo ostile e privo di gentilezza nei suoi riguardi, al quale vuole dimostrare di non aver bisogno dell'aiuto di nessuno, incontra un religioso (Eiji Okada) che le promette che un giorno passerà a salvarla, e che le chiede di resistere fiduciosa fino ad allora.
Note
La pellicola vinse il premio come miglior film al Blue Ribbon Awards di Tokyo, mentre all'esordiente Mieko Harada venne conferito quello di miglior attrice.
C'è anche Meiko Kaji in un piccolo ruolo.
Musica di Jirô Takemura.
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