Regia di Ho-Cheung Pang vedi scheda film
FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE
Incipit strabiliante, che induce parecchi di noi a pensare che abbiano sbagliato a proiettare la pellicola: ci troviamo dinanzi infatti ad un horror gotico che ci trasporta in una infanzia sottomessa dalla minaccia di un orco che semina panico in un villaggio di contadini.
Purtroppo è solo il sogni ricorrente della 35enne Cherie, mentre si accinge a raccontarlo al suo compagno di vita Jimmy.
Le cose tra i due non vanno granché bene, tra incomprensioni caratteriali reciproche e gaffes tragicomiche, tipo quando vengono arrestati per presunti atti osceni in luogo pubblico mentre osservano il cielo per avvistare gli Ufo nei pressi di una diga.
E tra manie collezionistiche di lui, che riemoie la casa di oggetti assurdi, e parenti eccentrici di lei (un padre ancora molto dinamico in campo sessuale), la lotta per cercare di soprassedere e salvare una unione in fondo assecondata, pare un compito gravoso quasi impossibile.
Quasi un Harry ti presento Sally giapponese, questo Love Off the Cuff, che tuttavia deborda nella melensaggine di sentimenti e sdolcinatezze a cui non serve la battuta sagace e la brillantezza di fondo per stemperare l'inevitabile pesantezza.
Una soap patinata dunque, che con le sue scaramucce da gelosie ed incomprensioni, le sue cantatine smielate al karaoke, il suo camerstismo tra amiche del cuore, ci fa dimenticare troppo presto quel concitato ironico incipit horror in grado quello, ma solo quello, di sorprenderci e prenderci alla sprovvista.
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