Regia di Alan Mak, Anthony Pun vedi scheda film
FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE
Lin è un dinamico poliziotto tutto proteso al lavoro e per questo impegnato da anni a rendere credibile la sua copertura: ovvero il suo ruolo di infiltrato tra le cosche, impegnato a debellare una pericolosa organizzazione di narcotrafficanti.
Senza una vita privata, solo, l'agente deve rimediare ad un passo falso compiuto dai suoi colleghi e riuscire a guadagnarsi la fiducia dello scaltro boss chiamato in codice Eagle.
Sarà davvero una missione straordinaria, condotta nel rispetto di tutto un cliché esplosivo e rutilante che occupa oltre la metà della durata del film.
Dalla celebrata coppia registica di Infernal Affair Mak/Pin, ecco un thriller dall'alto potenziale adrenalinico, forte di una mega produzione che non bada a spese, circostanza che si nota con evidenza nel dispiego di mezzi quasi senza precedenti in un film dell'Est.
Peccato tuttavia che il plot sia davvero assai prevedibile, consumato se non logoro, e che l'ennesima vicenda del poliziotto infiltrato non riesca - ed è pure normale visto i numerosi e talvolta eccellenti precursori già visti in mille altre occasioni - a regalarci nulla di nuovo se si eccettua qualche lieve sobbalzo dalla sedia grazie ad effetti speciali rutilsnti e alla speciale coreografia da battaglia che organizza tatticamente in modo ineccepibile le molte scene action, girate con indubbio consolidato mestiere.
Routinario dunque, ma senza badare alle spese.
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