Kiarostami ha ragione: il fotogramma non è altro che un immobile scenario. È solitario e immobile, muto e impotente. Diventa una storia, una immagine da guardare, un oggetto per i sensi, nel momento in cui vi irrompe il movimento, quel divenire che distingue il personaggio dallo sfondo. Che stacca il discorso dal contesto. Sono 24 gli istanti catturati, negli anni, dallo scatto di… leggi tutto
Kiarostami ha ragione: il fotogramma non è altro che un immobile scenario. È solitario e immobile, muto e impotente. Diventa una storia, una immagine da guardare, un oggetto per i sensi, nel momento in cui vi irrompe il movimento, quel divenire che distingue il personaggio dallo sfondo. Che stacca il discorso dal contesto. Sono 24 gli istanti catturati, negli anni, dallo scatto di…
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Commenti (1) vedi tutti
Il cinema come (ri)nascita della fotografia.
leggi la recensione completa di OGM