Trama
Nel 1998, a Nalchik, nel Caucaso del nord, la ventiquattrenne Ilana lavora nel garage del padre per aiutarlo a sbarcare il lunario. Una sera, la famiglia e gli amici si riuniscono per celebrare il fidanzamento di David, fratello minore di Ilana. Nella notte, il giovane e la sua amata sono però rapiti e viene avanzato un riscatto. All'interno della loro comunità ebraica, è quasi vietato rivolgersi alla polizia ma occorre trovare un modo per raccogliere il denaro per liberare i due. Ilana e i suoi genitori seguiranno vie diverse che rischieranno di sconvolgere per sempre l'equilibrio della famiglia.
Approfondimento
TESNOTA: QUALI SACRIFICI?
Diretto da Kantemir Balagov e sceneggiato dallo stesso con Anton Yarush, Tesnota è ambientato nel 1998 a Nalchik, nel Caucaso del nord, e racconta la storia della ventiquattrenne Ilana, che lavora nell'officina del padre. Una sera, la sua famiglia e gli amici si riuniscono per festeggiare il fidanzamento del fratello minore David. Quella stessa notte, David e la fidanzata vengono rapiti e viene fatta una richiesta di riscatto. Nell'enclave ebrea di cui Ilana fa parte, nessuno vuole la polizia tra i piedi. L'intervento degli agenti è fuori discussione e la famiglia deve trovare un modo per recuperare il denaro necessario alla liberazione degli ostaggi. Ilana e i suoi genitori si impegneranno ognuno a modo proprio, incuranti dei rischi a cui andranno incontro.
Con la direzione della fotografia di Artem Yemelyanov, le scenografie di Alexey Paderin e i costumi di Lydia Kryukova, Tesnota viene così descritto dal regista: "Si tratta della storia di un rapimento, una piega comune negli anni Novanta di cui ho sentito parlare da mio padre quando avevo 17 o 18 anni. Tempo dopo, ho cominciato a pensare che fosse un buon soggetto per un film e mi sono interessato alla diaspora ebraica e a quella parte di essa che è rimasta a Nalchik, dove sono nato. Quello che mi interessava esplorare era ciò che avrebbe provato la famiglia una volta appreso del rapimento del figlio e, soprattutto, ciò che era disposta a fare per salvare i propri cari. Per salvare una persona amata, si è chiaramente disposti a tutto ma cosa invece non si è disposti a fare? Nonostante sia un principio fondamente in Caucaso, mi sono chiesto se è veramente umano obbligare qualcuno a sacrificarsi per salvare qualcun altro che si ama. Da tale punto di partenza, ho costruito poi i personaggi e le situazioni tenendo a mente alcuni riferimenti come Mouchette - Tutta la vita in una notte di Bresson e Rosetta dei fratelli Dardenne. Ho tratto ovviamente spunto da una storia vera ma ciò che alla fine ho raccontato è una raccolta di fatti ispirati a diverse vicende simili
Tesnota, inoltre, parla anche di come Ebrei e Cabardi possano essere al contempo complementari e distanti. La società caucasica è di stampo patriarcale, quella ebrea invece è matriarcale. Gli Ebrei sono più dinamici e intraprendenti, i Cabardi più lenti e per certi versi melanconici. Entrambi i popoli hanno però in comune la propensione a preservare la famiglia e a proteggere le proprie radici. Quest'aspetto ha favorito da sempre la loro convivenza: basti pensare che quando i Nazisti invasero il Caucaso, i Cabardi aiutarono gli Ebrei a nascondersi e a salvarsi".
Il cast
A dirigere Tesnota è Katemir Balagov, regista e sceneggiatore russo alla sua opera prima. Nato a Nalchik nel Caucaso, Balagov ha studiato Economia alla Stavropol University prima di capire cosa volesse veramente fare nella vita. Dopo un corso di legge per corrispondenza, ha infatti ricevuto in regalo dal padre una… Vedi tutto
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- Premio FIPRESCI (Un Certain Regard) al Festival di Cannes 2017
Commenti (11) vedi tutti
Della prolifica e tediosa serie: Non ho niente da dire, e non so come dirlo, ma lo dico lo stesso
commento di kahlzerNulla da dire una vita familiare di stenti....ma a tratti la regia prende strade che non convincono...anche la giovane protagonista non si capisce che scelte sulla vita voglia prendere,comunque da vedere.
commento di ezioE' un'opera che lascia qualche perplessità dato che il regista stesso sembra essere indeciso su dove andare a parare, il che si riflette soprattutto nel comportamento contraddittorio della protagonista. Ma il talento è indiscutibile e Balagov lo confermerà poco dopo ed in modo eclatante con il meraviglioso "La ragazza d'autunno".
commento di bombo1Film per certi versi arduo da seguire,sembra rallentare poi diventa leggermente più interessante da seguire : qua si va a stentoni.voto.5.5.
commento di chribio1La vita grama di una famiglia ebraica cecena, che non riesce mai veramente a sistemarsi e a mettere radici.
leggi la recensione completa di BalivernaL'opera d'esordio di Kantemir Balagov è un film fortemente intimista, sussurrato, capace di entrare nelle pieghe di una comunità rigidissima e solo all'apparenza coesa, nella quale l'isolamente (Tesnota, appunto) è soverchiante.
leggi la recensione completa di barabbovichConflitto russo-ceceno e isolazionismo cultuale della comunità ebraica. Storie dell'altro mondo, quello lontano dalle luci dei riflettori, quello perso nelle sue faccende endemiche e che interessano la coscienza occidentale solo quando deflagrano in conflitti da poter mandare in onda. Un mondo che Balagov tratteggia con fredda precisione analitica.
commento di Peppe ComuneChe dire, il film è molto bello, ma pesante, scusate l'ossimoro: una vicenda privata che illustra una situazione sociale, una società, un contesto. Ma - premetto che non ho mai avuto problemi, con la "lentezza dei film", c'è proprio bisogno di quelle pause infinite, quelle risposte che non arrivano o arrivano quando hai perso la speranza?
commento di StepanOpera prima di K. Balagov, promettente regista caucasico che ebbe in Sokurov un eccezionale maestro all’Università. Presentata a Cannes (Un certain regard – 2017), ha raccolto molti consensi e ottenuto il premio per la miglior regia, nonché il FIPRESCI della critica internazionale cinematografica. Oggi è visibile anche in qualche sala italiana.
leggi la recensione completa di laulillacon Tesnota il regista 26enne Bagalov si aggiunge alla lista dei colleghi russi (tra cui il suo maestro Sokurov, Kanevski, Zvyagintsev, Balabanov) noti per l'immenso talento e l'altrettanta durezza della loro poetica...che scuola! (e che infanzie difficili verrebbe da dire).
commento di giovenostaCosa sareste disposti a fare per salvare qualcuno che amate? E a non fare? Ve lo siete mai chiesti? Ecco Tesnota - Closeness parla proprio di questo e di quel ponte sano che si può riuscire a creare tra etnie diverse, religioni diverse, uomini diversi.
leggi la recensione completa di gaiart