Trama
Docente nel più prestigioso liceo di Francia, François si gode da sempre una pacifica esistenza nella società intellettuale e borghese di Parigi. Costretto però dagli eventi ad accettare un lavoro in una scuola posta in un difficile quartiere di diseredati, si ritroverà a dover testare i propri limiti e a rimettere in discussione i suoi valori e le sue certezze.
Approfondimento
IL PROFESSORE CAMBIA SCUOLA: VERSO UNA NUOVA PEDAGOGIA
Diretto e sceneggiato da Olivier Ayache-Vidal, Il professore cambia scuola racconta la storia di François Foucault, professore di lettere presso il prestigioso Liceo Henri IV di Parigi. Una serie di eventi conduce François ad accettare l'assegnazione di una cattedra, per la durata di un anno, in un istituto della banlieue parigina. Dovrà così confrontarsi con i limiti del sistema educativo tradizionale e mettere in discussione i suoi valori e i suoi pregiudizi.
Con la direzione della fotografia di David Cailley, le scenografie di Angelo Zamparutti, i costumi di Julie Brones e le musiche di Martin Caraux, Il professore cambia scuola viene così raccontato dal regista: "Sono sempre stato interessato, sicuramente per via del mio ambiente familiare, al settore dell'istruzione scolastica, alle questioni relative alla pedagogia e all'uguaglianza di opportunità all'interno del sistema educativo. Sono stato quindi portato naturalmente a lavorare su un soggetto che affrontasse questi temi. E, in seguito, ho sentito il desiderio di raccontare lo scontro tra due mondi, due realtà sociali.
Consapevole che non mi sarei potuto accontentare dei miei ricordi d'infanzia, dovevo entrare nella pelle del mio personaggio principale e confrontarmi con una realtà liceale contemporanea. Ho fatto scouting, visitato molte scuole tecniche e professionali, ho incontrato insegnanti e associazioni e mi sono reso conto che i problemi più importanti per gli studenti erano relativi alle scuole superiori come cerniera tra l'infanzia e l'età adulta. È durante questi quattro anni che avviene una mutazione, si forma il carattere e prende il via un orientamento personale e professionale. Ho vissuto al ritmo di cinquecento studenti e quaranta professori dell’istituto Maurice Thorez de Stains per più di due anni, il tempo necessario ad osservare questo universo così complesso. Il preside della scuola mi ha aperto l'accesso alle aule, ai consigli di classe, alla sala insegnanti, agli incontri pedagogici e a tutto ciò che riguarda la vita di tutti i giorni in un istituto superiore, permettendomi di avvicinarmi il più possibile alla realtà".
"Volevo essere realistico, non per avvicinarmi documentario, ma per rafforzare la finzione", ha aggiunto Ayache-Vidal. "A contatto con gli studenti, mi è stato chiaro da subito che loro erano gli unici in grado di trasferire le loro parole sullo schermo e che nessuno meglio di loro avrebbe potuto incarnare quei personaggi. Pertanto, solo i ruoli principali della sceneggiatura sono stati interpretati da attori professionisti. Il professore cambia scuola non è destinato a mostrare una verità sulla capacità del sistema educativo nazionale francese né a fornire risposte e soluzioni per le scuole situate in zone "difficili". Ispirato alle recenti, contraddittorie opere di Philippe Meirieu e Liliane Lurçat, mi piacerebbe che il mio film possa offrire una fotografia dell'istruzione pubblica e aprire il dibattito sulle possibili risposte che l'educazione nazionale può dare a questi studenti, a cui è difficile proporre un modello pedagogico unitario".
Il cast
A dirigere Il professore cambia scuola è Olivier Ayache-Vidal, regista e sceneggiatore francese. Nato a Parigi nel 1969, Olivier Ayache-Vidal studia comunicazione e scienze sociali prima di diventare agente pubblicitario e fotoreporter. Con l'agenzia Gamma, viaggia per l'UNESCO in giro per il mondo realizzando una… Vedi tutto
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Commenti (9) vedi tutti
Il film è davvero interessante e ben fatto. Certo è che la classe nonostante sia multietnica è piuttosto... facile. Alla fine sono tutti più o meno bravi almeno circa il comportamento. Nelle scuole c'è davvero di peggio come elementi!! 8
commento di BradyFinalmente un film francese non noioso! Interessante e anche divertente.
commento di Artemisia1593Uno spaccato africano in Francia, tecnicamente sufficiente quanto banale nei contenuti.
commento di gruvierazPerò sembra di essere in Africa :-( .. voto 5
commento di stokaiserFilm semplice e ben fatto.voto.6.
commento di chribio1Bel film, impegnato ma divertente! Il problema dell'integrazione dei ragazzi immigrati viene affrontato con bravura e delicatezza, magari qualcuno dirà troppa. Bravissimi gli attori, dal protagonista a tutti gli altri. Consigliato anche e soprattutto agli insegnanti!
commento di Gioco26Un bel film, garbato ma con contenuti.
commento di corradopA scheda c'è tantissimo e va letto. Mi limito perciò a dire che il film è lieve ma profondo. Il regista lo ha realizzato, coinvolgendo i ragazzi, dopo anni trascorsi nell'ambiente scolastico (secondo il suo metodo) perchè sia "studiato" nelle scuole e nelle istituzioni francesi. Limite o pregio? Punti di vista.... per me merita.
leggi la recensione completa di cherubinoFilm molto bello prima regia di un valido documentarista in effetti a volte il realismo prevale ma non nuoce alla visione del film . Il protagonista molto in parte interpreta al meglio il ruolo del professore del titolo, consigliato a chi ama il genere scolastico di cui fu un grande illustratore Francois Truffaut
commento di claudio1959