Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Prendi due ne fai uno. Così, da tempo, girano i film a Hollywood. Con un pezzo del Giustiziere della notte e uno di Re per una notte si mette insieme Jimmy Hollywood di Barry Levinson e si spreca il talento di Joe Pesci (Mio cugino Vincenzo) e Victoria Abril (Legami!). Per dire che Hollywood è in crisi, del resto, non c'è miglior modo che ribadirne il logorio con l'ennesimo già visto, già detto, già copiato. A cominciare dalla trama che ha al centro un attore mancato, che vivacchia a spese di una parrucchiera. Un giorno cercano di derubare lei e riescono a derubare lui. Ed ecco l'idea: filmare i ladri in azione con una videocamera, catturarli e consegnarli alla polizia, incatenati, e con la videocassetta-prova appiccicata sulla schiena. Ogni azione è firmata dal gruppo Sos, cioè Pesci e un suo amico suonato (Christian Slater). La polizia, passiva davanti alla piccola delinquenza, s'inalbera davanti a chi sopperisce alle sue carenze. E' l'osservazione più acuta di Jimmy Hollywood, che poi prosegue secondo i canoni del sogno di successo all'americana. Arrestato, Pesci è ormai un eroe. Però non girerà nessuna pellicola: sarà Harrison Ford a interpretare un film sulla sua vita. Per ingannare l'attesa della fine, lo spettatore può contare gli altri film citati, da Un uomo da marciapiede a Butch Cassidy...
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