Regia di Carlo Bonini, Giuliano Foschini vedi scheda film
Ricostruzione giornalistica degli ultimi giorni di vita di Giulio Regeni, un ricercatore italiano al Cairo rapito e orribilmente torturato senza un'apparente ragione all'inizio del 2016.
Documentario fondamentale, questo Nove giorni al Cairo - Tortura e omicidio di Giulio Regeni, che aiuta a fare luce su uno dei casi di cronaca nera più assurdi della storia della Repubblica italiana. Che i rapporti diplomatici con l'Egitto fossero tesi era cosa nota, ma il brutale omicidio del ragazzo significò oltretutto l'aperto disvelamento di una tensione internazionale mai fino a quel momento messa in chiaro; i miserrimi mezzi a disposizione dell'Italia ne denunciarono infine la totale impotenza. Dietro all'assassinio efferato di Regeni ci sono i servizi segreti egiziani: ma perchè? Cosa poteva aver fatto, dove poteva essersi intrufolato un semplice ricercatore universitario? Su queste domande e su molte altre perplessità legate al caso indaga il mediometraggio, sfruttando la coraggiosa presenza dei genitori di Giulio. L'alto tasso di fuorviante retorica penalizza l'opera sul piano formale, così come la struggente colonna sonora molto spesso fuori luogo (nessuno ne viene accreditato come autore, nè sui titoli di testa nè su quelli di coda); sul piano dei contenuti ovviamente il film rimane di un'importanza assoluta, quantomeno per essere stato il primo a occuparsi del fatto. Il suo primo pregio è senza dubbio la chiarezza dell'esposizione, grazie ai testi di Diana Ligorio dal racconto dei due registi; venendo a questi ultimi, se Giuliano Foschini (giornalista di Repubblica) è alla sua prima esperienza su video, differente è la questione per Carlo Bonini, anch'egli esordiente dietro la macchina da presa, ma già ispiratore (e collaboratore alla sceneggiatura) di film noir come Suburra (2015), Vallanzasca - Gli angeli del male (2010) e ACAB (2012). 6,5/10.
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