Regia di Makoto Shinkai vedi scheda film
Lei e il suo gatto è un cortometraggio d'animazione giapponese del 1999 scritto, diretto e prodotto da Makoto Shinkai.
Sinossi: Una ragazza durante un giorno piovoso di primavera, trova un gattino abbandonato davanti al suo portone di casa e dicede di tenerlo con sè crescendolo con amore. Il gattino giorno dopo giorno si affezziona sempre di più alla sua padrona...
Nel 1999 l'allora ventiseienne Makoto Niitsu (vero nome di Makoto Shinkai) grafico presso la Falcom (nota software house videoludica, pioniera per quanto riguarda gli action rpg) con la fortissima passione per l'animazione, nel tempo libero decide di decicarsi nell'ardua impresa di realizzare in maniera assolutamente autodidatta il suo primo corto animato (autopubblicato poi su cd -rom).
Lei e il suo gatto è un brevissimo corto (4 minuti e 43 secondi) in bianco e nero che ci mostra brevi flashback di un gatto in compagnia della sua padrona.
L'esordio dell'ormai celeberrimo Shinkai contiene già gran parte di quella che poi diventerà la sua poetica personale a partire da un uso ingente della voice-over con funzione introspettiva per poi intravedere un'animazione estremamente curata e realista nonostante il budget inesistente, inoltre pur considerando l'esigua durata ci regala una sequenza ambientata all'interno di un vagone ferroviario, elemento che poi ritroveremo sempre nel suo cinema (omaggio verso il grande maestro Ozu).
Continuando con l'analisi, verso il finale del corto Shinkai inserisce una nota malinconica, con la ragazza protagonista che esclama chiaramente «qualcuno mi aiuti», il tutto messo in scena con un'eleganza ed una cura incredibile.
Detto questo non è tutto oro quel che luccica ed il giovane esordiente a metà dell'opera, opta per un montaggio ultra serrato con un'estetica da videoclip che stona molto con la regia elegante e ricercata (molti dettagli e particolari che contribuiscono a creare una certa suspence drammatica) dell'inizio e della fine.
L'opera ottene diversi riconoscimenti tra cui il prestigioso Gran Prize al DoGa CG Animation del 2000, ed il tutto spinse Shinkai ad abbandonare da li a breve il suo lavoro di grafico per dedicarsi completamente al mondo dell'animazione.
Da questo corto, in seguito furono realizzati diverse opere tra cui l'omonimo manga con i testi dello stesso Shinkai (disegni di Tsubasa Yamaguchi) ed una serie oav del 2016 di 4 episodi per la regia di Kazuya Sakamoto.
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