Regia di Roberto Russo vedi scheda film
Dopo vent'anni di matrimonio, la vita di una coppia viene incrinata da una relazione immaginaria di lui (lo svizzero Bideau) con un'altra donna. Ma la moglie (Monica Vitti) non si rassegna: fallita la strada dei tentativi istituzionali (il conforto degli amici, le cure psichiatriche), la donna scopre l'uovo di Colombo: finge anch'ella di stare al gioco dell'esistenza della terza incomoda, riconquistando il marito.
La Vitti con il suo compagno nella vita Roberto Russo inscenano l'infelicità che alligna nel quotidiano, con una morale che non si trincera dietro l'ipocrisia: meglio male accompagnati che soli. La Vitti ne esce con una manciata di premi (tra i quali l'Orso d'argento al Festival di Berlino e il Globo d'oro). L'esordiente Russo porta a casa il Globo d'oro per una regia francamente sopravvalutata. Esordio anche per Francesco De Gregori in qualità di autore della colonna sonora, nella quale spicca La donna cannone (che è anche il soprannome che i colleghi di lavoro dell'agenzia di assicurazioni danno alla Vitti).
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