Trama
Mentre dirige il ranch paterno, Lee Strobie, figlio di un ricco allevatore del Colorado, tenta di mettere sulla buona strada il fratello di latte Owen Daybright. Questi, che viene trattato come un figlio da Arch Strobie, però, non solo si rivela essere un fannullone, ma ha anche un animo ingrato e malvagio e volgerà a un epilogo drammatico la relazione col fratello.
Note
Dramma western con sfumature psicologiche ed edipiche, interpretato da un Lancaster in piena forma.
Recensioni
E' un western non eccezionale, ma dove tutto fila liscio e con dignità. E' insomma un buon prodotto medio, che con umiltà ha le sue cose da dire. I temi principali sono secondo me due. Uno è l'America puritana e spietata, dove c'è chi condanna senza appello e chi invoca una vendetta per la quale è disposto a tutto. Tutto ciò è incarnato dalla… leggi tutto
2 recensioni positive
Recensioni
Western senza infamia e senza lode, classico prodotto medio degli anni Cinquanta (che fu certamente il periodo d'oro del genere), "La valle della vendetta" affronta anche un paio di temi abbastanza interessanti, cioè quello del rapporto edipico tra due fratellastri e quello dell'adulterio, ma lo fa in modi molto convenzionali. Largo uso di scazzottate, si spara di meno. Bravi gli… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Commenti (4) vedi tutti
Primo western con Lancaster, devo dire che non mi è parso all'altezza di quelli che lo seguirono poco dopo (L'ultimo Apache e Vera Cruz). Lui è il fratellastro buono e quello cattivo è Robert Walker. Recitano bene ma mi disturba che resti senza spiegazione quel figlio di Lilli attribuito ad un bianco nonostante il colore evidentemente scuro.
commento di cherubinoUn giovane uomo viziato dal padre combina un bel po' di guai.
leggi la recensione completa di BalivernaTipico spaccato familiare dove si intrecciano invidie e gelosie innescando una serie di eventi che porteranno a situazione drammatiche. Paesaggi spettacolari e recitazione adeguata.
commento di UgoCatonepiu che la pistola in questo moscio film western si fa uso di pugni.
commento di chen kuan tai