Regia di John Carpenter vedi scheda film
Capolavorissimo, cos'altro dire di un horror visionario come il seme della follia?
Un horror che racchiude in se la follia di uno scrittore che ha reso reale un mondo da lui inventato, e che lo si può raggiungere soltanto in particolari condizioni?
John Carpenter con questo film dimostra di essere un maestro dell'horror, uno dei picchi della sua considerevole filmografia, di cui qualitativamente non ha mai sbagliato un colpo.
Il Seme della Follia è la massima espressione di come l'horror metafisico, surreale e fantastico, si fonda in un tuttuno, e di come Sutter Cane diventi non soltanto il classico villain, ma un uomo capace di manipolare la realtà e l'umanità a suo piacimento, grazie al dono della scrittura, infatti le persone nel mondo reale (ma è davvero così?) sono diventate folli che possono uccidere chiunque entri in loro contatto.
Qual'è il confine tra realtà e fantasia? Qual'è il margine in cui la parola scritta potrebbe influenzare la realtà rendendo le persone completamente pazze e capaci di fare qualsiasi cosa?
Non c'è un finale consolatorio, non c'è redenzione, John Carpenter fa una operazione ben più complessa e articolata: se nella parola scritta è lo scrittore a decidere il destino dei suoi personaggi, questa cosa avviene anche nella realtà da lui inventata.
Sutter Cane diventa il deus ex machina, capace di influenzare sia la realtà che la fantasia, e alla fine fonderle insieme, c'è qualcosa di più malvagio e insensato di questo?
Soltanto un autore grandissimo come John Carpenter poteva dirigere questo capolavoro rendendolo credibile e non scivolando nella banalità.
Se non l'avete visto recuperatelo.
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